Rilancio e faccio mio l’appello che l’associazione “Scuole Aperte Salerno” ha rivolto alla Regione Campania e al Comune di Salerno affinché siano riaperte le scuole. Riapertura che deve avvenire in tutta Italia.
Nel nostro Paese, dove le scuole sono rimaste chiuse più a lungo che in tutte le altre nazioni europee, il ricorso alla didattica a distanza è diventato eccessivo e, come rileva l’Istat, sta ampliando le diseguaglianze sociali e sta recando danni alla salute psicofisica degli studenti.
Ci sono Regioni in cui, dall’inizio della pandemia, i ragazzi sono stati sui banchi di scuola per meno di un mese. Le scuole campane sono quelle che in Europa hanno effettuato il minor numero di giornate in presenza, con un tasso di dispersione scolastica preoccupante.
Questo appello non è azzardato o irresponsabile, è supportato da studi scientifici che dimostrano lo svantaggio del ricorrere alle chiusure a oltranza.
Da una ricerca condotta da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici, risulta che la scuola è uno dei luoghi più sicuri rispetto alle possibilità di contagio.
Secondo l’ epidemiologa Sara Gandini, dello IEO di Milano: «I numeri dicono che l’impennata dell’epidemia osservata tra ottobre e novembre non può essere imputata all’apertura delle scuole. Il tasso di positività dei ragazzi rispetto al numero di tamponi eseguito è inferiore all’1%, e la chiusura delle scuole totale o parziale, ad esempio in Lombardia e Campania, non influisce minimamente sui famigerati indici Kd e Rt’.
I giovani contagiano il 50% in meno rispetto agli adulti, veri responsabili della crescita sproporzionata della curva pandemica».
Sulla base di questo studio, difficilmente può avvenire che in classe gli studenti possano trasmettere il virus.
Questi dati sono stati confermati da uno screening disposto dal Comune di Salerno, su richiesta del Codacons e dall’associazione “Scuole aperte Salerno”, da cui risulta che la percentuale di positivi al Covid nelle scuole della città campana è dello 0.1%. Vale a dire 12 su 6.909.
Si prenda atto dunque, non solo in Campania ma in tutta Italia, che il ricorso indiscriminato alla didattica a distanza sta recando danni psicofisici e sociali a intere generazioni che superano di gran lunga il rischio di contagio in classe.
È nostro dovere assicurare agli studenti un presente sereno perché saranno i cittadini del domani.
La scuola non trasmette il Covid ma cultura e conoscenza.