LANDINI: TROPPI TAVOLI DI CRISI APERTI

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IL GOVERNO DEVE CONFRONTARSI CON NOI. E’ URGENTE UN GRANDE PIANO DI INVESTIMENTI PUBBLICI PER RILANCIARE IL PAESE. GRAVE ERRORE LO SBLOCCA CANTIERI

“Ci sono troppi tavoli di crisi aperti. Non dico che sia solo colpa di questo governo, è una situazione che c’è da almeno 10-15 anni ma il ministro Di Maio dovrebbe avere meno paura del confronto con i sindacati”. Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che è stato ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 (in studio Massimo Giannini di Repubblica e in collegamento Marco Travaglio del Fatto Quotidiano). “Il governo può creare lavoro attraverso gli investimenti pubblici che determinano una ripresa dell’economia e dei consumi – ha detto tra le altre cose Landini – segnalo che dopo la globalizzazione sta tornando il capitalismo di Stato, tra Cina, Trump e anche Francia e Germania in Europa””””. Il segretario generale ha risposto anche alle domande sugli altri provvedimenti del governo e sulla situazione politica. Sullo sblocca cantieri, “anziché togliere la burocrazia, toglie i controlli e reintroduce una cosa inventata da Berlusconi come il general contractor. Spesso è proprio dal subappalto che penetra la criminalità organizzata. Avevamo avanzato a Conte le nostre proposte ma non ci hanno ascoltato. E’ una logica che non aiuta, come d’altra parte ha detto anche Cantone”. Sullo sblocca cantieri molta evidenza sulla prima pagina di Repubblica di oggi: “Appalti, liberi tutti (e fuori controllo). Lo sblocca cantieri diventa legge, ma finisce nella palude della burocrazia. Altra vittoria di Salvini: per due anni congelato il codice anticorruzione” (con un’analisi di Roberto Rho: “Quelle mafie nella giungla del lavoro”. Tornando a Otto e Mezzo, ieri sera Landini ha parlato anche del rapporto sempre più difficile tra il nostro Paese e l’Europa: “La sfida all’Europa fatta come la fanno Salvini e Di Maio non aiuta. Ci sono tante cose da superare in Europa (fiscal compact, pareggio di bilancio in Costituzione…) è certo che dobbiamo costruire un’Europa sociale, ma per farla servono proposte concrete e bisogna costruire alleanze con gli altri paesi. Il Governo deve fare un piano straordinario di investimenti pubblici chiedendo all’UE di scontarceli dal debito pubblico. E poi deve combattere contro l’evasione fiscale e attuare una riforma fiscale degna di questo nome.