Lavoro, Antonella Monchieri (Cgil): “aumento ore cigs è allarme sociale”

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“La panacea delle politiche attive tanto decantate dal Jobs act, a cui si è accodato anche l’attuale Governo, in assenza di una ripresa economica e produttiva sono un fallimento. Le aziende in crisi aumentano e dunque si riduce l’area, lo spazio nel quale ricollocare chi perde il lavoro”. Così, in una nota, Antonella Monchieri, segretaria della Cgil di Roma e del Lazio.

“I dati pubblicati dall’Inps ci consegnano un incremento delle ore di cassa integrazione, in particolare quella straordinaria. Nei primi sei mesi dell’anno le ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria nel Lazio ammontano a 11.715.648. Nello stesso periodo del 2018 sono state 7.683.294. Si tratta di un incremento, dunque, di 4.032.354 ore. Se traduciamo le ore autorizzate nel numero di lavoratrici e lavoratori coinvolti l’incremento rispetto al 2018 è di oltre 2500“.

“Con un livello di crisi di queste dimensioni è necessario smetterla di continuare a pensare agli incentivi alle imprese per incoraggiare ad assumere. E’ del tutto evidente che un’azienda assume se ha commesse, in assenza di queste non ci sono incentivi economici che tengano. Bisogna invertire il paradigma. Invece di dare incentivi alle imprese occorrerebbe da un lato far partire gli investimenti costruendo le condizioni per allungare le filiere, dall’altro aumentare gli stipendi per far ripartire l’economia dal momento che l’economia della Regione è, per la gran parte, determinata da consumi interni”.

“I comuni, le province, la città metropolitana, la Regione, i ministeri possono svolgere un grande ruolo non solo per determinare le condizioni dello sviluppo, ma anche in qualità di stazioni appaltanti. Basta con gli appalti al massimo ribasso, un ribasso che si scarica sulle lavoratrici, sui lavoratori e sulla qualità dei servizi”.

“L’aumento delle ore di cassa integrazione venga percepito per quello che è: un allarme sociale al quale tutti sono chiamati a dare una risposta”.