LAVORO. DONAZZAN PARTECIPA A WEBINAR

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 “STRATEGICO FORMARE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI PER ANIMARE UN NUOVO WELFARE”

Venezia – L’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità Elena Donazzan questa mattina ha partecipato ad un webinar promosso dalla Consigliera Regionale di Parità dal titolo “Think tank sul badantato e l’assistenza familiare”. L’obiettivo dell’appuntamento, giunto alla terza edizione, è stato fare il punto sull’assistenza familiare e le condizioni professionali di chi vi opera.

Tra i temi trattati il nuovo CCNL sul lavoro domestico, la qualificazione professionale dell’assistente familiare, i modelli di badantato innovativi e assistenza a malati cronici e telemedicina. “Apprezzo molto il lavoro per tavoli – sottolinea l’Assessore Donazzan – perché permette di affrontare le problematiche di maggiore rilevanza in questo Veneto che deve guardare fino al 2027 con i Fondi Europei e la cui programmazione partecipata è ripartita la scorsa settimana su input del Direttore di Area, il dr. Santo Romano che ha la delega alla programmazione dei fondi europei, e del Presidente Zaia.

I gruppi di lavoro servono per elaborare specifici punti di vista, esigenze e riflessioni che avranno un arco temporale lungo”. L’Assessore ha puntualizzato come l’invecchiamento della popolazione imponga delle riflessioni serie per le ripercussioni significative che già si evidenziano a livello di sociale e, di conseguenza, di welfare. “Sulle famiglie grava molto non solo il costo ma soprattutto la gestione delle persone con fragilità in particolare le persone anziane, – continua Donazzan – oggi anche il mercato del lavoro si sta modificando sulla base di queste evoluzioni sociali.

Sono sempre più gli italiani che cercano occupazione nei servizi alla persona. Noi, quindi, dobbiamo intervenire sulla formazione per rendere sempre qualificate queste professioni come d’altro canto è necessario lavorare con una rete di accompagnamento. Il welfare territoriale, tradizione molto veneta, deve essere pensato in modo molto strutturale e dobbiamo pensare che queste persone avranno un ciclo di vita del lavoro, un accompagnamento e per loro vanno pensate specifiche misure di previdenza sociale e quali ammortizzatori sociali sono applicabili”.