Lega: Bordin, no a farmaci blocca-pubertà

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“Non una posizione ideologica, bensì una proposta di buonsenso nell’interesse esclusivo della salute dei bambini e delle bambine del Friuli Venezia Giulia, ma in generale di tutta l’Italia”.

Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, in seguito all’approvazione a maggioranza della mozione sui farmaci blocca-pubertà, somministrati ad adolescenti, in stadio puberale Tanner 2-3, affetti da disforia di genere, allo scopo di provocare loro un blocco dello sviluppo puberale.

In particolare, Bordin afferma: “Esprimiamo contrarierà all’utilizzo di questo farmaco visto che a oggi mancano dei sufficienti studi clinici, soprattutto in merito ai possibili effetti negativi a lunga scadenza e perchè bloccare la pubertà farmacologicamente potrebbe provocare un disallineamento fra lo sviluppo fisico e quello cognitivo del minore, compromettendo la definizione morfologica e funzionale di quelle parti del cervello che contribuiscono alla strutturazione dell’identità sessuale insieme con i fattori ambientali ed educativi.

“Su una materia così complessa – continua l’esponente di maggioranza – reputo indispensabile agire seguendo il principio di precauzione, soprattutto quando si tratta della salute dei bambini e di casi così delicati. Inoltre, in virtù del fatto che sull’utilizzo di questi farmaci blocca-pubertà non vi sono certezze scientifiche, è necessario che la politica faccia la sua parte e prenda una posizione per valutare l’opportunità che si continui o meno a somministrare questi farmaci.

“Infine – conclude Bordin – con questa mozione abbiamo impegnato la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo affinché venga interdetta, sul territorio nazionale, la somministrazione dei farmaci blocca-pubertà ad adolescenti con l’obiettivo di impedirne lo sviluppo puberale”.