L’orgoglio dei sogni

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Prima di tutto volevo dirvi grazie.

In questa lunga marcia che stiamo affrontando siamo diventati tutti dei maratoneti della democrazia e corriamo verso quello che vogliamo diventi l’Italia. Il MoVimento 5 Stelle è una comunità che si è costruita nel tempo. Oggi siamo qui fianco a fianco. Chi era al V-day e chi si è unito lungo il percorso. Perchè il MoVimento 5 Stelle è sempre stato inclusivo e attrattivo verso le persone di valore.

Chi entra per una staffetta, chi per la maratona, chi si ferma per riposare un po’ dopo aver fatto – come si dice in gergo – da lepre e chi lancia le volate per mettere al sicuro il risultato, chi marcia in mezzo alla strada e chi da supporto lungo il percorso nel momento del bisogno.

Dobbiamo dire grazie a tutti. A tutti NOI. Dagli eletti, ai candidati che andranno a rappresentarci a Bruxelles e nei Comuni a soprattutto gli attivisti che all’ombra dai riflettori hanno attaccato i manifesti in questi giorni o che faranno i rappresentanti di lista questo weekend.

Il cuore del MoVimento siete voi con le vostre proposte dal basso, con il vostro coraggio nelle istituzioni, con le critiche che sono da stimolo per migliorare. Non è importante il ruolo che uno si ritaglia, è importante l’obiettivo verso cui stiamo tutti lavorando.

Chi si avvicina al MoVimento lo fa per un perché.

Perché guarda attorno a sé e vede un mondo che non lo rappresenta e vuole cambiarlo. Chi è nel MoVimento non si aspetta che qualcuno cambi le cose, ma combatte per cambiarle in prima persona, in ogni momento, in ogni gesto quotidiano.

Quando dice no a un privilegio che non gli spetta, quando fa rispettare le regole perché non si sente al di sopra di esse. Chi è nel MoVimento ha una visione del mondo che guarda lontano. Che crede nell’idea di un’umanità interconnessa che ha un valore che tende all’infinito.

Lo fa perchè crede che una comunità possa scegliere meglio di un singolo. Lo fa perchè crede che i cittadini debbano scegliere sulle materie importanti che li riguardano. Noi crediamo che la conoscenza condivisa sia l’unica possibilità per il progresso dell’uomo.

Il nostro perchè è la partecipazione. Dobbiamo tenere fede ai propositi e portare avanti i nostri valori e le nostre idee con convinzione e determinazione. Non cediamo alle lusinghe, alla prospettiva di scorciatoie. Noi sappiamo chi siamo e cosa vogliamo. Sappiamo che sarà ancora una lunga marcia. Che dobbiamo rimboccarci le maniche perchè non è finita. C’è ancora tantissimo da fare.

Fino ad oggi l’esempio è stata la nostra arma più forte.

L’esempio di uscire di casa e piantare in un weekend diecimila alberi in 170 città, l’esempio di tagliarsi lo stipendio e di rendicontare i soldi ricevuti, l’esempio di non partecipare alla spartizione dei poltronifici in cui non credevamo come le province, l’esempio di creare un ministero dell’ambiente plastic free.

Ci prendevano in giro perchè sceglievamo con un click, ma se andate a vedere i nostri candidati alle europee sono quelli migliori. Quando è un’intera comunità a decidere, decide meglio.

Sono i più preparati – il 92% è laureato, venti punti in più della Lega,
Sono i più giovani in assoluto rispetto a tutte le altre liste e in media 10 anni più giovani di quelli del PD,
più donne che uomini,
i più poliglotti,

Siamo i più aperti alle persone che si prestano alla politica – con solo il 30% che è già stato eletto precedentemente a differenza di Forza Italia ad esempio che candida il 60% di politici di professione.

Ci prendevano in giro perchè all’inizio dovevamo presentare solo noi i certificati penali, oggi lo devono fare anche loro. Siamo ancora gli unici a candidare solo incensurati. Siamo gli unici a candidare chi effettivamente ci andrà a Bruxelles. Non candidiamo incompatibili. Il MoVimento 5 Stelle no. Non prendiamo in giro gli elettori.

Presto dovranno seguire il nostro esempio anche in questo.

In dieci anni siamo arrivati al governo del Paese con l’esempio. Tra dieci anni racconteremo la differenza di come la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica possa cambiare radicalmente un Paese.

Siamo stati Parole guerriere, oggi siamo Stato con l’orgoglio dei fatti.

Marciavamo per il reddito di cittadinanza ad Assisi. Oggi il reddito di cittadinanza è realtà.
Falcone e Borsellino chiedevano una legge sul voto di scambio. Oggi finalmente abbiamo una legge sera approvata.
Eravamo gli ultimi per finanziamenti per l’innovazione, un ventesimo della Francia. Oggi c’è un miliardo di euro per lo sviluppo delle nostre imprese con il fondo innovazione.
Protestavamo contro l’ingiustizia della legge Fornero. Oggi c’è quota 100.
Denunciavamo i vitalizi. Oggi non ci sono più.
Volevamo un Parlamento Pulito, ed oggi abbiamo finalmente una legge mirata contro la corruzione. Anche se qualche condannato che gira per il Parlamento ce lo abbiamo ancora…

La maratona vale anche per Rousseau. In tre anni abbiamo creato qualcosa che non esisteva.

259 votazioni, una ogni venti giorni. Strumenti per incontrarsi, proporre leggi, formarsi. Il più articolato e completo strumento di partecipazione alla vita politica che esiste al mondo.

Ed oggi dopo tanti problemi e difficoltà ci avviamo a raggiungere l’eccellenza tecnologica Grazie ad investimenti mirati in ricerca e sviluppo, alla determinazione e all’ambizione di voler essere un esempio per il mondo.

Anche qui il concetto è lo stesso, c’è chi ci ha creduto e ci ha consentito di raggiungere questo risultato perché ha guardato a lungo termine. Un maratoneta della democrazia.

Se siamo qui oggi è perchè crediamo sia possibile tramite l’esempio e l’orgoglio dei fatti cambiare in meglio questo Paese attraverso la partecipazione dei cittadini alla vita della propria comunità. Dobbiamo essere orgogliosi e fedeli ai nostri sogni. Chi pensa di poterci cambiare non ha capito chi siamo. Non ha capito di che pasta siamo fatti.

Se siamo qui oggi è perchè siamo orgogliosi dei nostri sogni. E consapevoli che se siamo insieme avremo la forza di realizzarli.