L’unica vera e certa candidatura in campo per le prossime elezioni è quella di Virginia Raggi

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Il suo è un percorso lineare e trasparente, con una proposta politica chiara che ha prodotto un risanamento economico e finanziario. Risanamento che si è tradotto nel progressivo rilancio dei servizi a vantaggio della collettività.
Non dimentichiamo che fino a poco tempo fa si facevano debiti, oggi si rifanno le strade, si comprano centinaia di nuovi bus, si rigenera la macchina amministrativa con assunzioni mirate e con pubblico concorso.
Il percorso di Virginia Raggi non è subordinato a compromessi e non è subordinabile a scambi di poltrone o a giochi di palazzo. Non è una variabile dipendente, legata ai destini altrui.
Mancano pochi mesi alle elezioni del prossimo giugno, tuttavia nessun altro partito o coalizione tradizionale è ancora riuscito ad individuare una figura idonea o propensa ad accettare questa sfida.
Nel frattempo questo vuoto pneumatico viene quotidianamente riempito da analisi politologiche e da alchimie elettoralistiche, piu o meno di piccolo cabotaggio, tendenti a ribadire come un mantra la necessità di non far ricandidare la Sindaca in carica.
La chiamano anche “visione”, in realtà è solo e semplicemente la paura di affrontare democraticamente una competizione elettorale senza poter contare sui tanti consensi che sono patrimonio di Virginia Raggi e nell’errato convincimento che, senza di lei, quei consensi finirebbero aritmeticamente dalla parte che loro auspicano.
Una logica deteriore che sottovaluta i cittadini. La politica non è algebra. La politica è struttura.