Mario Draghi ringrazia Giuseppe Conte: tra battimani e mugugni, il centrodestra non applaude

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Durante un passaggio del suo discorso in vista della fiducia al Senato, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha ringraziato l’ex premier Giuseppe Conte che “ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall’Unità d’Italia”. La parte di centrosinistra dell’emiciclo, ovvero quella occupata da Movimento Cinquestelle, Partito Democratico e Leu ha applaudito mentre dal centrodestra sono arrivati mugugni di disapprovazione. Un siparietto durato pochi secondi, unica mancata grazia alla compostezza di Draghi, che ha visto protagonisti alcuni senatori pentastellati che si sono alzati in piedi battendo le mani convintamente e dei distinti ‘buuu’ di protesta al nome dell’ex premier dagli ex alleati. L’era Conte, quasi tre anni al governo con due esecutivi distinti: il Conte I e il Conte II, è finita con una maggioranza relativa al Senato e delle dimissioni quasi obbligate considerando l’efficacia dell’azione di governo richiesta in questo passaggio cruciale per l’Italia. E proprio dal Senato riparte il nuovo esecutivo Draghi, allargato a sei partiti, misto fra tecnici e politici, che riparte proprio dal Recovery Fund, quindi dagli investimenti pubblici e privati, e l’emergenza sanitaria. Sul banco del governo ci sono la sfida energetica e il rilancio dell’economia che passa per la riforma del fisco. Su questo Draghi sembra avere le idee chiare: “Non è buona idea cambiare tasse una alla volta, intervento complessivo è meglio”, con una tutela maggiore contro i gruppi di potere che vorrebbero influenzare singole manovre. Ma nulla è scontato e “non è detto che questo governo faccia bene”, ha avvertito l’ex presidente della Bce. In fase conclusiva il premier ha coinvolto tutti i parlamentari: “È il terzo governo della Legislatura”, la sua riuscita passa per il Parlamento”.