Meloni: “Con questo governo si rischia compromesso al ribasso continuo”

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“Si rischia un compromesso al ribasso continuo, o continui litigi. Se si sposta l’arco costituzionale nella maggioranza di governo, si ottiene solo che lo scontro maggioranza-opposizione si porta all’interno del governo: per quanto possa essere autorevole il presidente del Consiglio, modificando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Start su Sky TG24.

“Non abbiamo mai avuto grandi dubbi, non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di sostenere questo governo. Non perché si abbia qualcosa sulla figura di Mario Draghi, ma perché non condividiamo la ragione per cui questo governo nasce. Penso che l’Italia sia una democrazia come tutte le altre e che in democrazia i migliori sono quelli che sceglie la gente quando vota: è curioso e superficiale parlare di governo di migliori senza conoscere nemmeno un ministro. Non credo che l’Italia debba essere l’unica nazione che non vota perché c’è il covid. Il covid c’è in tutto il mondo”

“L’appello all’astensione l’avevo fatto io a tutto il centrodestra, per garantire la compattezza della coalizione, in cui si sapeva che c’erano diversi punti di vista circa l’adesione al Governo Draghi. Credo nella coalizione di centrodestra e continuerò a lavorare per la sua compattezza e unità, per superare anche questa fase difficile. Sul voto ho detto e ripeto che è una valutazione che faremo alla fine, quando avremo la squadra di governo e il programma. Noi non sappiamo niente”.

“È normale e giusto che Salvini e Berlusconi si vedano per cercare di concordare come stare all’interno di una maggioranza nella quale loro sono minoranza, e lo sarebbero stati anche con FdI”.

“Credo – ha aggiunto – che dall’opposizione, per le dinamiche parlamentari che conosciamo, FdI possa portare molto di più verso le idee del centrodestra e possa aiutare molto di più Lega e Forza Italia in maggioranza. Confido che ci vedremo anche a tre, perché è un lavoro che si può fare anche insieme”.

Se ci saranno esponenti del M5S che dovessero dire di no “possiamo lavorare in alcuni casi insieme all’opposizione, ma non penso che saranno divisioni tali da ribaltare i numeri del governo in Parlamento”.

“Quella di Di Battista è una posizione che rispetto. In questi giorni si è battuto per il no e probabilmente con un quesito normale, comprensibile al genere umano, avrebbe anche vinto. Certo il M5S ha messo alla prova i suoi sostenitori e militanti in questi anni: dicevano che non avrebbero fatto nessuna alleanza, alla fine l’unico partito con cui non si sono alleati siamo noi, ma per scelta di Fratelli d’Italia”.

“Appena il Governo Draghi avrà ottenuto la fiducia, la prima cosa da fare sarà vederci con gli alleati e chiudere la partita” delle candidature per le amministrative. “Stiamo lavorando a figure della società civile per le grandi citta, non penso saranno esponenti di partito”. Ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.