Mentre nel Paese si continua a lottare contro un virus che ha stravolto le vite di tutti

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Piegato interi settori dell’economia, costretto a ripensare gran parte delle nostre relazioni sociali, accade nei Palazzi della politica qualcosa che si fa davvero fatica a spiegare e motivare. Come Partito Democratico
siamo stati i primi a chiedere che si aprisse una discussione franca sulle riforme istituzionali e sul programma col quale condurre la nostra azione di Governo fino al 2023. Siamo stati noi a chiedere un rilancio in questo senso.
Se a questa discussione sui temi fosse seguita una presa d’atto della necessità di rafforzare la squadra non ci saremmo scandalizzati e avremmo fatto responsabilmente la nostra parte. In queste settimane si è lavorato molto per affinare il Piano per l’utilizzo dei fondi del Recovery ed il significativo miglioramento che ne è derivato è un fatto assolutamente positivo e importante. A questo punto resta da capire se c’è davvero l’intenzione di concretizzare quelle idee o se si vuole invece dare avvio ad una crisi i cui risvolti sono potenzialmente disastrosi per il Paese.
È chiaro a tutti, infatti, che protrarre lo scontro in atto senza prospettare soluzioni percorribili significherebbe rendere molto più concreto il rischio di precipitare a elezioni, al netto di proposte raffazzonate che invece di risolvere i problemi rischierebbero di aggravarli. Ed è altrettanto chiaro che le elezioni che si terrebbero tra la fase più importante della campagna vaccinale e la gestione del Recovery Fund, non possono costituire uno scenario auspicabile per nessuno. Tuttavia forzature ed estremizzazioni strumentali rischiano di condurci lì.
L’accordo fatto all’inizio di questa esperienza dev’essere aggiornato, a causa della drammatica pandemia che abbiamo dovuto affrontare in questi mesi, ma anche a fronte delle prospettive che ci consegna il Next Generation EU: è opportuno farlo su contenuti chiari e condivisi da questa maggioranza guardando al 2023.
Per questo, con i rappresentanti di Energia Democratica
eletti nella Direzione Nazionale del PD, abbiamo condiviso l’idea di dare pieno mandato al Segretario Nicola Zingaretti
di portare avanti la linea del PD, una linea di serietà e responsabilità volta a ribadire che occorre rilanciare l’azione di Governo evitando una crisi al buio e le sue devastanti conseguenze e ponendo le basi per un nuovo Patto di Legislatura.