Ho appreso con immenso dolore del gesto estremo compiuto da Giovanna Boda, dirigente storica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare nel mio ruolo di Ministro.
Giovanna ha svolto quasi tutta la sua carriera al Ministero ed è stata insignita delle più alte onorificenze istituzionali dal Presidente della Repubblica. Chi si occupa di Scuola avrà avuto modo di interagire con lei in tante occasioni, per gli innumerevoli progetti dedicati agli studenti di tutta Italia, per iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità, fino alle iniziative emergenziali dei terremoti di L’Aquila ed Amatrice.
Non so se Giovanna abbia commesso gli atti a lei contestati dall’attuale indagine della magistratura ed ovviamente saranno i giudici a stabilirlo. Trovo però disdicevole il modo in cui una certa stampa ha trattato la vicenda, puntando più sul gossip che sui fatti incriminanti e cercando di tirare in ballo indirettamente la politica, incluso il sottoscritto (con foto a piena pagina accanto ad un titolo indefinito e generico come “Terremoto corruzione al MIUR”), quasi a sottintendere che le responsabilità siano state del vertice politico, anche se pare che i fatti contestati risalgano a vari anni prima. Siamo proprio arrivati al collasso della minima deontologia giornalistica.
Il mio pensiero ora va soltanto alla famiglia di Giovanna, e soprattutto alla sua bambina. Non ho parole per descrivere il senso di dolore che provo. Vi siamo vicini in questo momento terribile.