MORATORIE, IL GOVERNO DRAGHI STUDIA PROROGA

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MORATORIE, IL GOVERNO DRAGHI STUDIA PROROGA ED ESTENSIONE A MICRO IMPRESE E PROFESSIONISTI
Si conferma l’assoluta validità di un provvedimento più volte evidenziato dall’associazione bancaria italiana e dal Banchiere Europeo e opinionista Professor Beppe Ghisolfi

“Si rappresenta che è allo studio del ministero dell’economia e delle finanze una verifica tecnica per valutare la possibilità di elaborare una norma di proroga dell’operatività dell’articolo 54 del decreto-legge 9 marzo 2020 n. 18, finalizzata ad estendere anche ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e agli imprenditori individuali, per il tempo necessario, i benefici dell’accesso al Fondo per la sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa”.

Parola del Sottosegretario al dicastero dell’economia e delle Finanze onorevole Claudio Durigon, in risposta a una specifica interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei deputati per ovviare a una lacuna contenuta nel decreto Cura Italia che fu approvato nella scorsa primavera del 2020 dall’allora governo Conte Gualtieri.

La norma si renderebbe necessaria in ragione del protrarsi della crisi di liquidità che attanaglia le categorie produttrici e lavoratrici del Paese, specialmente in una realtà come quella Italiana in cui un grandissimo numero di famiglie trae sostegno pressoché esclusivo da un’attività di lavoro autonomo o di micro impresa.

L’intendimento del rappresentante del governo Draghi conferma in tal modo il ruolo centrale del settore bancario come soggetto protagonista della politica economica del Nazione in senso parallelamente sociale, il che viene ribadito dalle statistiche in materia di concessione delle moratorie a più riprese richiamate dal presidente dell’associazione bancaria italiana Abi Antonio Patuelli e dal Banchiere europeo e opinionista Beppe Ghisolfi: a tutt’oggi, i provvedimenti di sospensione e di prolungamento delle scadenze dei mutui a beneficio di 350.000 famiglie ammontano a un totale di 300 miliardi di euro (fonti Bankitalia).