Nel suo discorso al Senato Mario Draghi ha dedicato ampio spazio al cambiamento climatico

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L’ambiente, cioè il cuore delle nostre battaglie, è il vero tema su cui si gioca il futuro della nostra nazione, del nostro continente, del nostro pianeta, della stessa specie umana. Ogni scelta, ogni processo va ripensata sotto questa chiave di lettura. Lo stesso ciclo produttivo va riformato. In questo decennio dovremo progressivamente abbandonare tutto ciò che ha un impatto negativo sull’ambiente, sulla nostra salute e quindi sulla nostra economia. Solo con un intervento importante da parte dello Stato potremo vivere una svolta di vivibilità. Fa ben sperare questa posizione così decisa da parte del presidente Draghi, che ha confermato di aver compreso il nostro orizzonte.
“Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla nostra salute, dall’inquinamento, alla fragilita’ idrogeologica, all’innalzamento del livelllo dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune citta’ litoranee non piu’ abitabili. Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo”. Poi ha ribadito: “”Come ha detto Papa Francesco ‘le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E io penso che se chiedessi al signore che cosa pensa, non credo mi direbbe che e’ una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l’opera del signore’. Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversita’, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane”.
La ripartenza, il Recovery Plan e l’economia dovranno necessariamente essere intrecciati e incentrati sulla sostenibilità ambientale, pilastro imprescindibile. Su questo continueremo l’opera iniziata con il presidente Giuseppe Conte
, al quale rivolgo la mia gratitudine per il servizio reso ed il mio sostegno per i comuni progetti futuri per il Paese. È l’ora della fiducia.