No ai privilegi e all’illegalità. No agli scrocconi

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CasaPound non può continuare a restare nell’immobile che occupa da 15 anni al centro di Roma. Dopo tanto silenzio, finalmente si è mosso qualcosa. La Corte dei Conti oggi ci ha dato ragione, condannando alcuni dirigenti dell’Agenzia del Demanio e del Miur, che è proprietario dell’immobile di via Napoleone III occupato proprio da CasaPound, a risarcire i danni per la mancata riscossione dei canoni di affitto e per omessa disponibilità del bene stesso.

L’occupazione di quell’immobile è una ingiustizia nei confronti di tante famiglie che a Roma attendono l’assegnazione regolare di un appartamento.Nel corso di questi tre anni ho sollevato la questione in tutte le sedi competenti e a tutti gli organi competenti: al Ministero dell’Interno di intervenire sgomberando il palazzo perché il Comune di Roma Capitale non può farlo in quanto non è nelle proprie competenze. Lo scorso gennaio ho scritto al Ministero delle Finanze che, attraverso l’Agenzia del Demanio, è proprietario del palazzo. Ho fatto di tutto. Non mi sono arresa di fronte a questa ingiustizia ai danni di tutti i romani.
Ora finalmente qualcosa si muove.

Basta con i privilegi di CasaPound che ha causato un danno alle casse dell’erario per 4 milioni e 600 mila euro. Quella somma di denaro impressionante poteva finire nelle casse pubbliche per realizzare opere o servizi ai cittadini. Ora mi aspetto un segnale forte. Un segnale di legalità e di rispetto delle regole che noi romani attendiamo con forza. Che l’immobile ritorni finalmente alla collettività.