Non c’è spazio per egoismi geo localizzati

0
42

Il dibattito sull’autonomia di questi giorni evoca temi fondamentali per l’assetto e gli equilibri istituzionali del nostro Paese e la bussola che deve sempre orientare ogni ragionamento risiede inderogabilmente nella Costituzione.

Come sancisce l’articolo 5 occorre sempre tutelare l’unità e l’indivisibilità della nostra Repubblica.

Ogni intervento deve essere, chiaramente, mirato a colmare il divario tra i diversi territori, mettendo in campo misure che rafforzino diritti e opportunità proprio lì dove sono oggi più deboli e carenti.

Il concetto di autonomia deve riguardare e coinvolgere tutti i cittadini: non può essere declinato in modo diverso in base alle aree del Paese.

Ogni ipotesi di riforma deve quindi necessariamente fondarsi sull’idea di solidarietà.

Valorizzare le specificità locali, anche tramite specifici strumenti di governance, non può certo essere il pretesto per indebolire ulteriormente le Regioni che oggi si trovano in difficoltà.

Per questo aver evitato, per esempio, l’assunzione diretta dei docenti su base regionale permette di ragionare con più efficacia su riforme, che riguardino anche il personale scolastico, a partire da un impianto nazionale.

Salvaguardare le differenze, sino a valorizzarle, è possibile soltanto all’interno di un contesto unitario e solidale.

Bisogna ripartire da un patrimonio condiviso che sappia preservare le identità locali senza mai rinunciare all’idea di guardare insieme verso una stessa direzione.