Nucleare, Fregolent (IV): “Criteri opachi e insensati”

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“Allarma la scelta, ancora una volta apparsa improvvisamente e senza consultazioni, delle aree individuate da Sogin per il deposito nazionale di scorie radioattive. Cosa ha spinto a scegliere tra i siti di stoccaggio le aree vulcaniche del viterbese, o l’unica area sismica del Piemonte quale è l’Alessandrino, o zone di pregio agricolo come Carmagnola, e infine un sito riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco come la Val D’Orcia?”

Così la deputata di Italia Viva Silvia Fregolent, capogruppo in Commissione Ambiente, che aggiunge: “Essere preoccupati non vuol dire inseguire il populismo, ma cercare seriamente di capire le modalità e i criteri di scelta che, evidentemente, appaiono opachi quando non addirittura insensati”.

“Luoghi che sono eccellenza nella produzione agricola e biologica, siti di pregio paesaggistico, centri di turismo, zone sismiche e vulcaniche non possono essere presi neppure in considerazione, a meno di non voler danneggiare i nostri territori. Sogin ha chiaramente disatteso le indicazioni dell’Ispra per il deposito di scorie radioattive, stupisce, dunque, il nulla osta avuto dai ministeri”.

“Se è necessario individuare aree per il deposito di scorie nucleari, lo si faccia seguendo i criteri preposti, coinvolgendo le comunità e non lo si faccia attraverso la pubblicazione di un elenco il 5 gennaio, emblema del carbone che questa befana di Stato voleva scaricare sui cittadini”, conclude.