Offensiva Jihadista nel Sahel

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E’ di oltre 70 civili morti il bilancio dell’attacco lanciato da un gruppo di miliziani contro due villaggi del Niger al confine con il Mali, Tchombangou e Zaroumdareye. L’attacco non è stato ancora rivendicato, ma è molto probabile che i responsabili siano stati membri dei gruppi jihadisti vicini ad al Qaida che insanguinano da otto anni il Sahel. La strage avviene mentre è in corso lo scrutinio dei risultati delle elezioni politiche dello scorso 27 dicembre. I dati parziali vedono in vantaggio il Partito per la Democrazia e il Socialismo, ora al potere. Nel Nord Est del Mali due soldati francesi sono stati uccisi dall’esplosione di un ordigno rudimentale. Dal 2013 l’esercito francese è schierato nel Mali con l’operazione Barkhane, che impegna più di 5.000 militari a contrasto dell’insurrezione jihadista contro il governo, una cinquantina i soldati di Parigi morti in questi anni. Cinque giorni fa altri tre militari francesi erano morti a causa dell’esplosione di una bomba posta sulla strada dove stava passando il loro convoglio. L’attacco era stato rivendicato dalla branca di al Qaida nel Sahel. Un combattimento nella regione di Tipaza, a ovest di Algeri ha visto la morte di quattro jihadisti e due soldati. L’operazione antiterrorismo durante la quale è avvenuto lo scontro è ancora in corso, ha affermato il ministero della difesa. L’Algeria fu teatro dal 1992 al 2002 di una guerra civile tra truppe governative e milizie islamiste che causo’ circa 200 mila morti. Nonostante la riconciliazione siglata nel 2005, nel Paese rimangono attivi gruppi armati che prendono di mira le forze di sicurezza, soprattutto nel centro e nell’Est.