Otto e Mezzo, lite in studio tra Carlo Calenda e Antonio Padellaro

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Botta e risposta tra Antonio Padellaro e Carlo Calenda durante la puntata serale di Otto e mezzo, programma condotto da Lilli Gurber. La lite, nata dalle esternazioni del leader di Azione sul governo Conte, si è infiammata quando l’editorialista de Il Fatto Quotidiano ha espresso la sua opinione su quella che è stata definita la strana liason governativa tra Salvini, PD e Draghi. Dunque è arrivata immancabile la sua stoccata: “Va bene tutto, l’emergenza nazionale, ma non possiamo far digerire tutto ai cittadini. Fino all’altro ieri il Pd definiva Salvini un pericolo per la democrazia, non parliamo dei giudizi degli intellettuali d’area. Pochi giorni fa, Salvini ha detto che accetterebbe la parte a fondo perduto del Recovery Plan e rifiuterebbe il prestito. Vero è che Salvini è mutevole, ma quando entreranno al governo sono curioso di sapere se questa idea Salvini continuerà a perseguirla. Draghi ha bisogno di idee, contributi, osservazioni intelligenti. Come può gestire questa macedonia mista in cui tutti dicono il contrario di quello che dicevano ieri?”.

Di conseguenza, Calenda ha replicato: “Ma questa è la storia di questa legislatura. I decreti Sicurezza a cui faceva riferimento Padellaro sono stati fatti con il presidente Conte al governo coi 5 Stelle. Anche i 5 Stelle sono indigeribili? E quel presidente che si è tenuto per un anno i decreti di Salvini era il punto di riferimento dei riformisti? Questa è una legislatura impazzita”.