Perchè abbiamo sostenuto Ursula Von Der Leyen?

0
63

Molti di voi mi hanno scritto chiedendomi spiegazioni per questo voto. Alcuni lo hanno fatto perché suggestionati dalle sparate di qualche leghista, altri perché intimoriti da qualche influencer sovranista a giorni alterni. Vi spiego in qualche semplice punto come sono andate e come stanno le cose, di modo che abbiate tutti gli argomenti per spiegarlo voi a tutti.

Parto dalla cosa più semplice e facilmente riscontrabile, ossia la nostra posizione durante la campagna elettorale delle europee. Abbiamo ripetuto mille volte durante la campagna che così come eravamo riusciti l’anno scorso a livello nazionale (non facendo arrivare il patto del nazareno al 50% +1) ad obbligare chiunque a sedersi al tavolo con il m5s accettando le nostre priorità, per fare partire un Governo in Italia (e così è stato), il nostro obiettivo alle europee era quello di essere determinanti per fare partire la Commissione Europea. Dicevamo testualmente sui palchi, nelle piazze e nelle tv che “se verrà a mancare la maggioranza precostituita che ha sempre governato l’UE noi saremo l’ago della bilancia”. Molti ci prendevano in giro ma alla fine è stato proprio così. I voti dei 14 eurodeputati del Movimento 5 Stelle, senza un gruppo e nei Non Iscritti, hanno fatto la differenza e sono pesati come un macigno sulla votazione di ieri, quella necessaria a dare il via al Governo europeo.

Abbiamo dato una fiducia in bianco alla candidata del PPE? Assolutamente no. L’abbiamo incontrata, abbiamo insistito su certi temi che riteniamo fondamentali e su cui abbiamo basato la nostra campagna elettorale, come il salario minimo europeo, la riforma del sistema immigrazione (a partire dal regolamento di Dublino) e la tutela dell’ambiente, con un programma di riduzione delle emissioni e contrasto al cambiamento climatico.

Una volta votata la fiducia siete entrati in maggioranza? No, si crea una maggioranza di provvedimento in provvedimento, questo significa che così come siamo stati ago della bilancia nella votazione di ieri, in cui i nostri temi erano stati ricompresi nel programma della Presidente della Commissione, lo stesso faremo nel corso del mandato. Facendo pesare quelle che sono le nostre prerogative nazionali. D’altronde l’indicazione di voto favorevole, basato sugli stessi presupposti programmatici, arrivava direttamente dal Governo italiano e dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha partecipato alle negoziazioni in Consiglio sostenendo la nomina. Sul perchè la Lega abbia disatteso l’accordo (motivi certamente non ideologici) torniamo più avanti. Quel che deve essere chiaro a tutti è che il nostro sostegno è condizionato, ogniqualvolta un provvedimento proposto dalla commissione non ci andrà bene saremo i primi ad opporci e creare tutte le condizioni in parlamento europeo per affossarlo. Ci aspettiamo che alle parole della Von der Leyen seguano dei fatti ben precisi.

Potevate quindi votare contro e affossare il candidato alla Presidenza della Commissione Europea del PPE? Non proprio, il candidato viene fuori da un accordo ampio tra capi di Stato e di Governo al Consiglio, basato su equilibri tra gruppi politici e governi. Se fosse saltata l’elezione della Von der Leyen sarebbe comunque tornato un altro candidato del PPE, magari peggiore. Non è che si apriva la consultazione popolare e il voto diretto per il Presidente.

Il m5s ha cambiato atteggiamento in Europa ed è diventato establishment? No, noi del MoVimento 5 Stelle nei passati cinque anni in parlamento europeo abbiamo sempre guardato alla sostanza dei provvedimenti e non a chi li proponesse. Abbiamo sempre votato in maniera trasversale sulle proposte che ci permettevano di realizzare il nostro programma ed è grazie a questo atteggiamento che con poco più di 10 deputati abbiamo ottenuto risultati importanti nella precedente legislatura, diventando relatori di direttive e regolamenti molto delicati ed essendo spesso determinanti nelle posizioni del parlamento stesso.

Perché la Lega ha votato contro e adesso vi attacca?
La cosa che tutti dovete sapere è che la Lega è un vecchio partito che in ogni negoziazione cerca di portare a casa quanta più acqua al suo mulino e non fa nulla per nulla.
In questo caso la lega faceva parte di un accordo dei cosiddetti “sovranisti” con il Partito Popolare Europeo. L’accordo era molto semplice, la destra (o i sovranisti) avrebbero votato la candidata del PPE per poi poterne influenzare le scelte verso destra. La lega ha lavorato su questo asse per spostare la commissione a destra per mesi e insieme ai suoi alleati ha sempre puntato forte sulla sponda del PPE per ottenere questo risultato. Solo che qualcosa, in questo meraviglioso matrimonio tra sovranisti e popolari è andato storto e lo si è capito già quando li hanno tagliati fuori da tutti i ruoli in parlamento.
Lo stesso Salvini in un tweet del 2 luglio accoglie positivamente la nomina di Ursula Von der Leyen da parte del Consiglio (altrimenti, se non era d’accordo, poteva mettere il veto a Conte così come avrebbe fatto nel caso di un Commissario socialista, tipo Timmermans). Alla fine però succede qualcosa e la lega si sfila, perché? Se dovessi tirare ad indovinare io direi che la Lega aveva chiesto al PPE sostegno sulla nomina del commissario italiano leghista (come vice della Von der Leyen che ora, in modo molto coerente, demonizzano) e questa certezza di sostegno da parte del PPE non le è stata data. Quindi avanti con la reazione isterica, che altro non è – per chi sa leggere – che una pubblica ammissione di fallimento ed irrilevanza politica.

Quindi la Lega ha fatto bene ad opporsi? No, la Lega ha giocato male le sue carte e si sta condannando all’irrilevanza nonostante sia la prima delegazione italiana e abbia ben 28 (+1 quando ci sarà la Brexit) eurodeputati. Una vera beffa e un grande danno per il nostro Paese che così perde di fatto rappresentatività. Finisce per contare di più l’8% di Forza Italia che il 34% della Lega stessa. Lega che è già stata tagliata fuori dalla distribuzione delle cariche, dall’accordo di Governo europeo e che presumibilmente non toccherà palla sui lavori legislativi. Bisogna far capire a tutti (specialmente ai leghisti) che qui porti a casa qualche risultato buono per il tuo Paese se ti siedi al tavolo, sei molto preparato e sai battere i pugni in modo intelligente per fare pesare i tuoi numeri, se fai sistema Paese, se metti tutte le energie italiane a difesa dell’Italia. Se invece ti isoli e fai tweet e comunicati stampa non conti nulla e bruci la rappresentanza dell’Italia, facendo di fatto un favore agli altri Paesi, che quando escono dal loro Stato (ad esempio i tedeschi) si levano la maglia del partito di appartenenza e indossano quella della nazionale.

Alla fine della Storia i fatti dicono che dopo l’elezione di Castaldo a vicepresidente (dai non iscritti, fatto senza precedenti perché i vicepresidenti sono eletti da un accordo di distribuzione tra gruppi) la piccola delegazione del Movimento 5 Stelle senza gruppo e famiglia politica europea è riuscita ad essere determinante nella più importante delle votazioni che si fanno in parlamento europeo, mettendo i propri temi nell’agenda politica europea dei prossimi 5 anni. Con buona pace di tutti i nostri esperti detrattori!