Piano biblioteche e archivi per 2 milioni di euro

0
75

Variazione di bilancio per potenziare il digitale in epoca Covid. Triplicati accessi a prestito ebook nel 2020. Iotti (Pd): “Grande opportunità”

Parere favorevole al bilancio di previsione 2020-2022 dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (Ibc), al suo rendiconto generale e alla variazione di bilancio da parte della commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, convocata in seduta congiunta con la commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli. Astenuti Lega e Fratelli d’Italia.

L’ Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna quest’anno è stato soppresso – ricordano i tecnici in Commissione – e le sue funzioni sono state riassorbite dalla Regione, con personale ricollocato nell’area Patrimonio culturale dell’Assessorato Cultura.

Il bilancio si riferisce pertanto alle attività “in chiusura” dell’istituto che ricomprende queste aree: bibliotecaria, museale, beni naturali e architettonici, valorizzazione e conservazione. La più consistente, spiega Claudio Leombroni (ex responsabile del servizio biblioteche, archivi, musei e beni culturali dell’istituto) in Commissione, è quella bibliotecaria con un piano che ammonta a circa 2 milioni di euro per finanziare biblioteche e archivi convenzionati, interventi su sistemi informatici e rete bibliotecarie, servizi digitali (le due 2 piattaforme emilib e biblioteca romagna), l’acquisto di ebook e di download, interventi sul sistema di inventariazione e l’archivio regionale. Per quanto riguarda l’area museale, il patrimonio che spazia “dai quadri ai burattini”, si avvale di contributi dati a strutture pubbliche e private convenzionate. L’area beni naturali, paesaggistici e architettonici raggruppa e finanzia la banca dati flora regionale, gli interventi sugli alberi monumentali e gli edifici storici così come i bandi per rilanciare i dialetti regionali.

La variazione di bilancio è stata resa necessaria per adeguare i programmi culturali al digitale dopo l’emergenza Covid. “Abbiamo modificato i programmi delle biblioteche per la prenotazione e contingentazione delle sale – spiega Leombroni – e abbiamo sviluppato una App per i musei e potenziato le biblioteche con servizi digitali di prestito di ebook e consultazione, registrando, tra l’altro, un picco di accessi e fruizioni quasi triplicato rispetto all’anno precedente”.”

“Un quadro molto chiaro dell’attività dell’Ibacn, così vasta e utile in ambito culturale, – commenta Massimo Iotti (Partito democratico), – fortunatamente l’area rimarrà all’interno della nostra Regione. Sottolineo l’opportunità della scelta fatta in epoca Covid di passare al digitale, una grande opportunità da sfruttare anche adesso”.