Più treni e meno aerei per una maggiore sostenibilità: l’UE dà l’ok alla Francia

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Il 2 dicembre 2022, la Commissione europea ha approvato la proposta della Francia che prevede la cancellazione delle tratte aeree a corto raggio per le quali esiste l’alternativa ferroviaria che impiega meno di due ore e mezza di percorrenza. Come è ben immaginabile, il fine di tale richiesta è legato all’aspetto ambientale e, nello specifico, alla volontà di risparmiare più emissioni possibili di Co2 emesse dagli aerei.

L’UE ha dato, dunque, il via libera alla proposta della Francia in seguito ad una serie di negoziati durati circa un anno. Nello specifico, infatti, la Francia ha proposto nel suo piano di legge “Climat et résilience” – entrato in vigore nel 2021 – di cancellare le tratte a corto raggio tra due destinazioni nel momento in cui vi è un collegamento ferroviario dalla durata inferiore alle due ore e mezza.  Quando si parla di tratte a corto raggio si fa riferimento a quei voli aerei che collegano due città vicine.

Una novità significativa nel settore del trasporto dei passeggeri che avrà importanti conseguenze soprattutto sul piano ambientale. Per l’appunto, secondo la Francia, la decisione porterà ad un risparmio totale di 55.000 tonnellate di emissioni di Co2. Come è noto ormai da tempo, viaggiare su rotaia risulta più sostenibile rispetto a volare. Decidere di prendere un treno piuttosto che un aereo permette, infatti, di risparmiare grandi emissioni di anidride carbonica, senza rinunciare agli spostamenti. Oggi, sempre più persone preferiscono spostarsi in treno e, con l’aumento dell’uso delle rinnovabili, la sostenibilità dei viaggi su rotaia sta migliorando, riducendo le emissioni derivanti dagli spostamenti di oltre il 90%.

La nuova decisione dell’UE è stata pubblicata nei giorni scorsi in Gazzetta europea ma, attenzione in quanto la cancellazione delle tratte aeree è prevista solo con alcune condizioni. Come anticipato, la tratta aerea tra due città si potrà cancellare solamente se esiste un treno ad alta velocità con un tempo di percorrenza inferiore alle 2 ore e mezzo. Dunque, il treno deve garantire lo stesso percorso della tratta aerea cancellata. In più, questo collegamento ferroviario dovrà essere garantito più volte al giorno, senza cambiare treno. Dovrà essere altresì bidirezionale, con viaggi di andata e ritorno sulla stessa tratta e con orari adeguati per i passeggeri. Infine, tra partenza e ritorno in treno, il viaggiatore deve poter restare almeno otto ore nella città di arrivo. Il caso francese potrebbe rappresentare, dunque, un esempio per tutti i Paesi europei, che potrebbero a loro volta valutare di fare lo stesso.

Tuttavia, la Commissione ha chiarito che gli effetti negativi di qualsiasi restrizione dei diritti di traffico sui cittadini e sulla connettività europei devono essere compensati dalla disponibilità di modi di trasporto alternativi a prezzi accessibili, i quali devono essere convenienti e più sostenibili.

Infatti, i diritti dei passeggeri sono sempre al centro della politica dell’UE relativa ai trasporti e ai consumatori. I passeggeri possono effettivamente contare su un quadro normativo completo che li protegge prima, durante e dopo il viaggio. Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi 18 anni, restano ancora da affrontare sfide importanti, come è risultato evidente durante la pandemia di COVID-19 e nel corso dell’estate 2022. In merito a ciò, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica con l’obiettivo di consentire al pubblico in generale e alle parti interessate di esprimere il loro punto di vista sulla situazione attuale e sulla necessità di un’ulteriore azione politica a livello europeo. Nell’ambito di questa iniziativa la Commissione sta valutando misure politiche in relazione a una migliore protezione finanziaria per i passeggeri aerei contro il rischio di crisi di liquidità o di insolvenza, al rimborso dei passeggeri aerei in caso di prenotazione tramite un venditore intermediario di biglietti, al rimborso in caso di cancellazione del volo da parte dei passeggeri aerei in presenza di una grave crisi, quale una pandemia o una calamità naturale, ai diritti dei passeggeri per i viaggi multimodali e ad una migliore applicazione dei diritti dei passeggeri in tutti i modi di trasporto.