Putin: c’è campagna informativa dall’estero per minare i risultati della Russia in medicina

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Da quando la Russia ha registrato il primo vaccino contro il coronavirus nel mondo lo scorso agosto, l’Occidente ha ripetutamente cercato di diffondere disinformazione sul preparato anti-Covid russo.

C’è una campagna informativa dall’estero volta a minare i risultati della Russia nelle scienze mediche, ha affermato oggi il presidente Vladimir Putin.

“Siamo di fronte alla cosiddetta politica di contenimento della Russia. In realtà è un fatto ben noto da tempo. Non mi riferisco alla concorrenza, naturale nelle relazioni internazionali, sto parlando di una politica aggressiva e coerente mirata ad ostacolare il nostro sviluppo, e fermarlo… provocando instabilità interna e minando i valori che uniscono la società russa”, ha detto Putin intervenendo al Consiglio dell’Fsb.

“Alcuni paesi non stanno nemmeno cercando di nascondere il loro approccio ostile, mentre perseguono campagne di informative basate su teorie del complotto”, ha continuato il presidente russo.
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“C’è una campagna informativa mirata contro di noi, con accuse supponenti e infondate relative a tutta una serie di questioni. Stanno già facendo ricorso a teorie del complotto assurde, direi addirittura aneddotiche. Ad esempio, abbiamo recentemente assistito a tentativi di gettare discredito sui nostri risultati medici, anche nella lotta al coronavirus”, ha evidenziato Putin.

Le dichiarazioni di Putin arrivano dopo che in precedenza la premier lituana Ingrida Šimonytė ha affermato all’inizio di questo mese che il vaccino russo era “un’altra arma ibrida per dividere e governare”. La Šimonytė aveva inoltre affermato che il presidente russo Vladimir Putin non intendeva utilizzare il vaccino per curare i russi.

L’Ambasciata russa in Lituania ha risposto affermando che il vaccino Sputnik V ha dimostrato la sua efficacia ed è stato riconosciuto a livello internazionale, nonostante la disinformazione e le dichiarazioni distorte provenienti dai Paesi occidentali.