Leggo di buon mattino l’intervista di Raffaella Paita, Partito Democratico. Dice: ci vuole un’idea diversa di Liguria. Io credo che la Liguria diversa del Pd i cittadini se la ricordino bene: quella degli incarichi più prestigiosi a mariti e familiari, quella dei diritti a due velocità per chi ha la tessera e per chi no. La Liguria dei funzionari di partito, del dibattito sulla Gronda durato un decennio, delle feste dell’Unita invece della promozione turistica, del ciclo dei rifiuti inesistente e dei depuratori rotti, dei pronto soccorso chiusi, della formazione professionale per le cooperative e non per il lavoro dei giovani. Una Liguria di cui nessuno parlava, anzi, che preferiva farsi dimenticare per non far notare i privilegi dei pochi e i guai dei molti. Pronunciata dalla Paita “un’idea di Liguria diversa” suona come una minaccia. Tranquilli, non tornerà. Il loro sogno non si trasformerà nell’incubo dei liguri!
