Quartapelle: Salvini pagliaccio, un po’ con Orban un po’ Draghi

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Milano – “L’Europa che ha in mente Salvini è un po’ diversa da quella che intendiamo noi e da quella che intende il presidente Draghi. È un’Europa più vicina alla Cina che a Bruxelles. Questa ambiguità della Lega deve essere evidenziata e messa a nudo”. Lo ha detto Lia Quartapelle, responsabile Europa e Affari esteri della segreteria nazionale del Pd, che ha presentato oggi assieme ad altri colleghi di partito le proposte in merito al Programma legislativo della Commmissione europea, contenute in emendamenti alla risoluzione di maggioranza che sarà discussa martedì prossimo in Regione Lombardia.

Quartapelle cita un’intervista di Matteo Salvini pubblicata oggi su un quotidiano ungherese in cui il leader leghista rilancia l’idea di fare una nuova Europa con Ungheria e Polonia. “Noi siamo per un’Italia che è chiara sulle alleanze che sceglie, che sono alleanze tradizionali in Europa e con gli Stati Uniti d’America, e siamo contro l’idea di un’Italia che fa ‘Arlecchino servitore di due padroni’ a seconda della convenienza e che un po’ sta con Draghi e un po’ sta con Orban, perché tanto in Italia non si legge l’ungherese – ha aggiunto Quartapelle -. Non funziona così! Può funzionare con un pagliaccio come Matteo Salvini che pensa di poter dire qualche cosa di qua e qualche cosa di là, ma noi preferiamo un Italia serie che fa parte di un’alleanza e di un’idea che può trainare l’Europa in avanti”.

“Per noi come partito democratico – ha osservato Quartapelle – è importantissimo assicurare un collegamento diretto tra Lombardia ed Europa” ma questo “non è sempre assicurato dalla maggioranza al governo della Regione, che molto spesso si è fatta incantare da sirene che venivano dall’Est o dai paesi meno europeisti all’interno dell’Unione europea”.