RAMA DA BRUXELLES: LA UE DEVE ASSICURARE PIÙ CONVERGENZA FINANZIARIA

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Il Primo Ministro albanese ha plaudito alla decisione di parificare le università del Paese balcanico agli atenei dell’Unione: una straordinaria opportunità per i nostri studenti che avranno la possibilità di interagire con altri corsi accademici con un semplice click senza dover emigrare

Il giorno dopo l’euro Summit di Tirana, il presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania, onorevole Edi Rama, è approdato a Bruxelles, capitale della UE, per stilare un bilancio in ordine agli esiti della conferenza plenaria di ieri. Con lui sono intervenuti il Premier del Montenegro, Dritan Abazovic, e il presidente della Repubblica della Macedonia del Nord, Stevo Pendarovski.

Il Capo del Governo del Paese delle Aquile si è soffermato sull’importanza di una maggiore e più significativa convergenza finanziaria tra west Balkans e Istituzioni comunitarie. Prendendo in ogni caso atto dei progressi raggiunti di comune accordo, in primo luogo in ambito di reciprocità dei titoli accademici. Una delle determinazioni perfezionate ieri riguarda in effetti la mobilità degli studenti albanesi in forza del riconoscimento che è stato accordato agli enti universitari locali da parte di Bruxelles con una parifica rispetto alle università dell’Unione. “In pratica, chi studia in Albania potrà legittimamente prendere parte ai piani di studio presso ogni altro istituto accademico della UE in regime di continuità, senza dover emigrare e utilizzando le tecnologie interattive. Si tratta di una opportunità di regole riconosciuta ai soli Stati membri dell’Unione: noi ancora non lo siamo e questo è un avanzamento oggettivo del quale andiamo fieri”.

Ciò non esula tuttavia dalla sottolineatura di quanto ancora deve essere realizzato: “Per metterci in condizione di continuare a fronteggiare i rincari dell’energia, Bruxelles ci ha messo a disposizione 85 milioni di euro con i quali potremo neutralizzare le conseguenze degli extra costi dell’energia altrimenti gravanti su famiglie e piccole imprese e che invece continueranno e giustamente a essere a carico del bilancio del nostro Stato. Quando tuttavia ho notizia che la vicina Grecia ottiene sempre 85 ma in termini di miliardi di euro, allora è chiaro che occorre un equilibrio più rispettoso del ruolo che ci è stato riconosciuto come Balcani occidentali. Soprattutto in considerazione della circostanza che gli 85 milioni assegnati a noi sono una ricollocazione contabile dei fondi IPA che già ci spettavano su altri versanti progettuali”.

“Deve essere chiaro – ha concluso Edi Rama – che quando parliamo di convergenza non intendiamo l’attribuzione di cifre di pari importo a quelle assegnate a Stati già fin d’ora appartenenti alla UE. Semplicemente, auspichiamo una maggiore coerenza in proporzione al ruolo che la conferenza europea di ieri ha riconosciuto al nostro Paese e all’area del west Balkans”.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI