Redditi e turismo, un incubo

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ROMA – La pandemia svuota in modo pesante le tasche degli italiani. Ciò che era già facilmente intuibile, è stato certificato dalla nota “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del covid- 19″ diffusa da ieri da Bankitalia. Secondo via Nazionale, nel primo semestre del 2020 i redditi primari pro capite a valori correnti delle famiglie si sono ridotti dell’ per cento rispetto al primo semestre del 2019, una contrazione decisamente più ampia di quelle registrate nelle fasi più acute della crisi finanziaria (-5,2 per cento) di quella dei debiti sovrani (-3,4 per cento). In sostanza, “i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, solo in parte contrastata dalle misure di sostegno”, afferma il rapporto. Bankitalia sottolinea però che “nonostante il forte sostegno pubblico alla capacità di spesa delle famiglie, il calo dei consumi nella prima metà dell’anno è stato eccezionalmente ampio (-9,8 per cento). Ne è derivato un risparmio netto pari a 51,6 miliardi; tasso di risparmio è più che triplicato rispetto alla fine del 2019, (dal 2,8 al 9,2 per cento), contrariamente a quanto era accaduto durante le due precedenti crisi”. Per quanto riguarda le imprese, profitti si sono ridotti del 18 per cento nel primo semestre 2020; a fronte di una contrazione più marcata della spesa per investimenti lordi (-25 per cento), il settore ha registrato, similmente alle famiglie, un accumulo di risparmio finanziario con accreditamento netto positivo per 17 miliardi. Codacons parla di dati “allarmanti”, e “destinati a peggiorare nel corso del 2021″. “Di fronte a questa crisi, la peggiore degli ultimi 20 anni, ci vorranno anni per tornare ai livelli pre- e di certo l’attuale situazione politica del paese non aiuterà a velocizzare la ripresa, ma anzi avrà effetti negativi minando la fiducia dei cittadini e creando ulteriore incertezza”, afferma il presidente, Carlo Rienzi. Bankitalia ha diffuso anche altri dati allarmanti sul turismo. A ottobre 2020, rispetto allo stesso mese del 2019, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4 quelle dei viaggiatori italiani all’estero (572 milioni) del 75,5 l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 620 milioni di euro (era di 1.697 milioni nello stesso mese dell’anno precedente).