Regioni aprono ‘confini’. Speranza frena: ‘Solo per urgenza’

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Dipenderà dalle condizioni della regione. Se è una regione a basso rischio, probabilmente sarà consentito lo spostamento dal 3 giugno. Un sistema di monitoraggio ci consente di sapere se una regione è a basso, medio o alto rischio. Se una regione è ad alto rischio di sicuro non potrà ricevere ingressi da altre regioni, ma speriamo non sia così”, ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia a Mattino Cinque a chi gli chiedeva se dal 3 giugno sarà consentito lo spostamento tra le regioni. “Sulla mobilità interregionale chiedo di avere ancora un po’ di pazienza- ha aggiunto – Oggi le regioni italiane sono tutte a basso rischio e tre a medio rischio, ma parliamo di dati che abbiamo alle spalle. Spero che la settimana prossima diventino tutte a basso rischio”. Inoltre “la movida in questo momento non solo non è ammissibile né tollerabile ma rischia di essere un focolaio permanente. La sicurezza non è un optional, è un obbligo e lo Stato interviene”, ha detto il ministro.

“In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l’uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti”, ha detto il premier Giuseppe Conte nell’informativa in Aula alla Camera sulla fase 2.

Gli spostamenti tra comuni e province di regioni confinanti possono essere autorizzati solo per motivi di “assoluta urgenza”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha risposto ai governatori che chiedevano di autorizzare questo tipo di movimenti e che già, in alcuni casi, hanno emanato delle ordinanze in merito. Nella lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Speranza ribadisce che la previsione di vietare gli spostamenti fino al 2 giugno “risponde all’esigenza di gradualità nell’allentamento delle misure adottate”.