RENZI CI VUOLE SCHIAVI SENZA DIRITTI

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Matteo Renzi continua a dimostrare come sinistra e destra siano due facce della stessa medaglia dichiarando che invidia il basso costo del lavoro in Arabia Saudita.
In Arabia Saudita i lavoratori stranieri infatti non hanno nessun diritto e sono di fatto di “proprietà” dei loro datori di lavoro (Padroni). Il Paese elogiato da Renzi non è solo famoso per lo schiavismo dei lavoratori ma anche per condanne a morte con tanto di decapitazioni di piazza, pene pubbliche corporali, processi iniqui, limitazione della vita economica e sociale delle donne, bombardamenti sui civili in Yemen ecc… tutto questo basterebbe per indignare qualsiasi politico, interrompere ogni rapporto con quel Paese e dichiararla una delle più feroci dittature esistenti.
Per i politici occidentali e per Renzi questo non è evidentemente abbastanza dato che l’Italia stessa ha proficui rapporti commerciali con questo paese ed è forse questo che determina se un paese merita l’accezione di “feroce dittatura” oppure no, tutto si riduce agli interessi economici che un paese ha verso un altro.
L’Arabia Saudita quindi per Renzi non è una feroce dittatura ed è giusto secondo lui invidiare il loro modello per quanto riguarda i diritti dei lavoratori: senza sindacati, senza scioperi, senza tutele salariali, in un contesto di totale subordinazione dei lavoratori ai loro padroni e senza l’ostacolo delle lotte per la parità di genere sul lavoro.
Le parole del senatore di Rignano sono inammissibili per un Senatore della Repubblica, secondo cui il fine giustificherebbe i mezzi e i lavoratori dovrebbero essere privati anche in Italia di qualsiasi diritto (i pochi che ancora sono rimasti) per favorire l’arricchimento dei padroni e dei grandi industriali che operano nella nostra nazione.