Deve rispondere all’opinione pubblica.
Che si forma attraverso la stampa libera.
Se ce ne è ancora in giro, visto che negli ultimi anni è stata abbastanza accomodante.
Innanzitutto con lui.
A mio avviso, l’opacità non sta nemmeno tanto nel ricevere soldi da una potenza straniera nel pieno di un mandato parlamentare.
Quello è grave di per se’.
Non dovrebbe accadere mai. Punto.
E le dimissioni andrebbero date un minuto prima dell’uscita di una notizia così incredibile.
Perché far passare settimane prima di fortuite qualsivoglia spiegazione è già un vulnus incalcolabile per la qualità della democrazia di un paese occidentale.
Quello che manca è un giudizio onesto sulla figura di Bin Salman.
Che non viene nemmeno citato nella difesa d’ufficio che Matteo Renzi si è fabbricato ad uso e consumo del suo – sempre più ridotto – fan club.
Un fantasma, nonostante sia lui sul banco degli imputati per il caso Khashoggi e per la sporca guerra in Yemen, chissà perché dimenticata.
Qui sta la contraddizione.
Quali relazioni internazionali immagina il senatore di Italia Viva?
Quale è il confine tra la dimensione etica della politica estera di un paese ( o di un partito ) e la necessità di fare i conti con la durezza della realpolitik?
Davvero si può pensare che l’Arabia Saudita sia un modello, mentre nel mondo arabo si sono manifestati anche in questi anni movimenti che hanno messo al centro la rivendicazione di diritti e di liberazione da un’impostazione dogmatica della religione come sfera assoluta e totalizzante del vivere civile?
L’ambiguità per me è questa.
Io penso che con i sauditi come con tutti bisogna parlare, magari evitando di prendere i soldi o di offrire consulenze.
Altra cosa è erigere a baluardo contro la barbarie. Non è così.
E’ invece parte del problema in un mondo dove guerre e fondamentalismi non sono state cancellate.
Si chiama falsa coscienza.
Una sola richiesta: la prossima volta che vorranno fare lezioncine sul tasso di atlantismo, di europeismo o addirittura di liberalismo delle classi dirigenti della sinistra contino prima fino a dieci.
Siamo diventati adulti e le seghe non ce le facciamo più da tempo.
