Ruby ter, domani sentenza a Siena: Berlusconi resta al San Raffaele

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Il Cavaliere è imputato per corruzione in atti giudiziari. Non è escluso che sia presentata una nuova istanza di rinvio
Dopo vari rinvii, due soltanto in queste ultime settimane, è attesa domani la sentenza per lo ‘stralcio senese’ del processo Ruby ter, che vede imputato Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. Il presidente di Forza Italia è ancora al San Raffaele di Milano, dove si è ricoverato 16 giorni fa per controlli post Covid, come precisato dal suo staff, motivo per cui i suoi avvocati hanno ottenuto il rinvio (il settimo in totale) per legittimo impedimento anche dell’ultima udienza, fissata il 15 aprile scorso. La difesa ha spiegato che lo slittamento è stato chiesto anche perché l’ex premier vorrebbe fare dichiarazioni spontanee prima del verdetto.

In questi giorni, infatti, era circolata la voce di un Cav tentato dall’idea di presentarsi davanti ai giudici per raccontare la sua verità. Ma probabilmente, raccontano fonti azzurre all’Adnkronos, anche stavolta, il leader di Fi dovrebbe restare in ospedale, seguendo il consiglio dei medici, d’intesa con i legali.

Oggi l’avvocato del presidente di Fi, Federico Cecconi, ha precisato: “Domani vado in udienza a Siena: sono in attesa dei responsi medici e sulla base di quello che mi verrà fornito valuteremo di conseguenza come attivarci”. Non è escluso, quindi, che pure domani sia presentata istanza di rinvio.

Nello ‘stralcio’ a Siena del Ruby ter Berlusconi è imputato, insieme al pianista di Arcore, Danilo Mariani. Per l’ex presidente del Consiglio la Procura ha chiesto 4 anni e 2 mesi di reclusione. La scorsa settimana il leader forzista ha incassato la solidarietà di Matteo Salvini, anche lui alle prese con alcuni processi, tra Catania e Palermo, e amareggiato dall’uso politico della giustizia.

”Penso che non sia degno di un paese civile quello che sta subendo Berlusconi ancora in questo periodo, in diverse procure, e ritengo che a Siena ci sia tanto da capire, non niente da capire…”, le parole del ‘Capitano’ a sostegno del suo alleato.

Dal ricovero, avvenuto il 6 aprile scorso dopo la Pasqua trascorsa in Provenza a casa della primogenita Marina, Berlusconi è rimasto in silenzio: niente interviste, niente video messaggi o collegamenti su Zoom, ma assoluto riposo nella suite del reparto solventi al sesto piano del padiglione ‘Diamante’ che già in passato lo ha ospitato durante le degenze all’ospedale meneghino per gli acciacchi che lo hanno afflitto in questi anni: dall’uveite all’intervento di sostituzione della valvola cardiaca agli ultimi periodici check up cardiaci dopo la lunga convalescenza per la positività al Coronavirus. Allo stato, non si sa quando sarà dimesso. Bisognerà aspettare domani per vedere cosa succederà.