SANITA’ MALATA, LISTE DI ATTESA INFINITE, ”A L’AQUILA 15 MESI PER UN ECODOPPLER”

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L’AQUILA – “Come si può definire, secondo voi, la nostra Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che fissa un ecodoppler agli arti inferiori, prenotato il 5 luglio 2019, per giovedì 24 settembre 2020. Io non ho parole, solo parolacce…”.

E la sintetica, ma efficacissima denuncia del signor Giannino Di Tommaso, raccolta da Abruzzoweb. Ennesimo caso della nota piaga di liste di attesa, oltre ogni ragionevolezza, per poter effettuare una visita. Il caso si è verificato questa volta all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, per una prestazione di ecodoppler al reparto di Chirurgia vascolare ed endovascolare.

E non è certo l’unico caso, nella Asl aquilana, in cui l’interesse della politica si concentra però in queste settimane, sopratutto sulla nomina del nuovo direttore generale, mentre occorrono, solo per fare qualche esempio, 182 giorni di attesa per una visita gastro-enterologica, 269 giorni per una Tac addominale, 210 giorni per un test cardiovascolare da sforzo.

“Non posso permettermi di aspettare tutto questo tempo – protesta Di Tommaso -, ho già dei problemi, altrimenti non avrei prenotato la visita, dovrò per forza rivolgermi ai privati, a costi ben superiori”.

La data prevista nella simulazione consultabile sul sito della Asl, rivela poi Di Tommaso, ”era in quanto visita non urgente, di circa due mesi. Una tempo accettabile. Poi quando sono andato a fare la prenotazione effettiva, presso il cup dell’ospedale, ho scoperto che avrei dovuto aspettare la bellezza di 15 mesi”.

“Di fatto a tanti cittadini come me, è negato il diritto alla cura, alla salute, sancito, a quanto pare, dalla Costituzione Italiana”, conclude amareggiato il cittadino.

Del resto, protestano da tempo i sindacati, nella Asl aquilana “nel 2018 sono andate in pensione 229 unità lavorative. A far fronte a questa carenza ne sono state assunte appena 69. Mancano i medici anche laddove ci sono già le graduatorie perché non accettano di venire nella nostra Asl. Questo genera un peggioramento dei servizi offerti e un allungamento delle liste di attesa già lunghe”.

La speranza è che cambi qualcosa con il finanziamento, disposto dall’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, di 2 milioni di euro per l’assunzione di personale, da utilizzare nel corso del 2019 da destinare esclusivamente alle discipline oggetto del programma di riduzione delle liste, e altri 7 milioni e 600 mila euro per il triennio 2019-2021, da destinare alla riduzione delle liste di attesa, che verranno messi a disposizione dallo Stato, una volta approvati i relativi decreti attuativi.