Sardone (Lega): “Sala abbandona la Milano che produce: il governo non lo calcola”

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“È sempre più evidente come il governo centrale non consideri affatto il sindaco Sala che a sua volta non alza la voce per ottenere ristori adeguati per i commercianti e le imprese milanesi soffocati dalla crisi economia causata dal covid. Sala si vanta ogni due per tre che Milano è la locomotiva del Paese, benissimo: perché non batte i pugni sul tavolo per aiutare concretamente la città che produce? In questi mesi li ha completamente abbandonati a loro stessi. Innanzitutto andrebbero sospese la tari e la cosap, è molto semplice: se un negozio o un locale è costretto a stare chiuso perché deve pagare le tasse? Anche sugli affitti bisogna impostare un discorso chiaro è molto concreto: servono aiuti, altrimenti bar, ristoranti, negozi, palestre e tutte le altre attività penalizzate dal governo sono destinate a chiudere. Milano è o non è una città internazionale? Con centinaia di serrande abbassate il passo indietro sarà irrecuperabile. Sala non perda altro tempo e si faccia portavoce presso il governo delle migliaia di imprese milanesi al collasso: questo è un discorso di volontà politica al cento per cento”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.