Scuola, da lunedì in classe 8 studenti su 10

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La scuola si ripopola sempre di più. Da lunedì saranno infatti 6,6 milioni gli alunni che torneranno in classe, il 77% degli 8,5 milioni di iscritti negli istituti statali e paritari, e cioè quasi otto su dieci. Quasi un milione in più rispetto alla settimana appena trascorsa, fa notare Tuttoscuola, di questa settimana: ben 400mila solo in Lombardia che torna zona arancione. L’unica regione in controtendenza la Sardegna, da lunedì in zona rossa, dove 63mila alunni di seconda e terza media e delle superiori lasceranno le aule e si collegheranno da casa. In tutto saranno quasi 2 milioni quelli ancora a casa in Dad.

Il premier Draghi ha fissato l’obiettivo di garantire l’apertura delle scuole per tutti gli studenti almeno per l’ultimo mese. E a meno di due mesi dalla fine delle lezioni l’obiettivo è vicino: raggiunto per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria (100%), a un passo per gli alunni della scuola media (87%), ancora lontano per i ragazzi delle superiori (solo il 38% in classe, con la consueta alternanza del 50% nelle regioni in cui è consentito).

Complessivamente si ritorna ai dati del febbraio scorso quando in presenza si erano sfiorati i 7 milioni in classe.

Non è solo la conseguenza del DL 44 che ha consentito il rientro a scuola anche nelle zone rosse dei bambini della scuola dell’infanzia, degli alunni di primaria e di quelli del primo anno di secondaria di I grado, ma soprattutto il miglioramento dei dati del contagio che ha consentito a quasi tutte le regioni di rientrare o confermarsi in zona arancione.

Soltanto quattro regioni (Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna) sono in zona rossa, con il caso clamoroso della Sardegna che in poco tempo è passata dal bianco (unica regione in Italia) all’arancione e da lunedì in rosso.

Nelle tante regioni in zona arancione la percentuale di alunni in presenza oscilla tra l’81% e l’86%, mentre nelle quattro in zona rossa si ferma al 51% .

Il quadro sul territorio si fa più omogeneo, secondo le elaborazioni di Tuttoscuola: gli alunni in presenza raggiungono l’84% al Nord, l’83% al Centro, il 76% nelle Isole (con un calo dovuto alla Sardegna), mentre non vanno oltre il 60% nelle regioni del Sud.

Le province autonome di Bolzano e Trento avranno complessivamente la percentuale più alta di alunni in presenza (87%).

Nello specifico, secondo i calcoli di Tuttoscuola, saranno dunque 6.558.535 gli alunni di scuole statali e paritarie che potranno seguire le lezioni in presenza su un totale di 8milioni e 506mila (quasi quattro su cinque). I dati comprendono anche i bambini e gli alunni rientrati dopo Pasqua in presenza a scuola per complessivi 5.483.903.

Le regioni più interessate da questa ritorno in presenza con quantità notevoli di ragazzi a scuola sono la Lombardia con 1.192.037 (e 209.776 in DAD), il Lazio con 687.592 (e 133.737 in DAD), la Sicilia con 614.891 (e 125.879 in DAD), il Veneto con 573.694 (e 106.402 in DAD), l’Emilia Romagna con 519.878 alunni (e 100.145 in DAD) e la Toscana con 419.124 (e 85.492 in DAD).

La Sardegna che dopo Pasqua aveva 170.004 in presenza, da lunedì ne avrà 106.560 (e 100.178 alunni in Dad).

Con riferimento ai diversi settori scolastici, seguiranno le attività didattiche a scuola complessivamente 1.393.010 bambini delle scuole dell’infanzia (il 100%), 2.605.865 alunni della primaria (il 100%), 1.485.028 alunni della scuola secondaria di I grado (il 86,7%) e parzialmente in alternanza al 50% 1.074.632 studenti delle superiori (il 38,5%).