Il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo volto all’istituzione di una task force per promuovere la crescita sindacale
A guidarla sarà Kamala Harris, affiancata da esponenti dell’amministrazione e consiglieri della Casa Bianca.
La task force pubblicherà raccomandazioni riguardanti le possibilità con cui il governo potrà utilizzare le norme esistenti per aiutare i lavoratori ad entrare nei sindacati. Nelle ultime settimane, per frenare il loro declino, i sindacati hanno fatto pressione per approvare il PRO Act, che proibirebbe ai datori di lavoro di tenere riunioni anti-sindacali e imporrebbe sanzione per la violazione dei diritti del lavoro.
Il passaggio della legge al Senato, in ogni caso, è altamente improbabile. Ragion per cui gli esperti riflettono su quali potrebbero essere gli strumenti utilizzabili da Biden mediante ordini esecutivi.
Secondo Anastasia Christman, esperta di contratti governativi presso il National Employment Law Project, un gruppo di difesa dei lavoratori, il governo federale probabilmente non può negare contratti alle aziende semplicemente perché sono ostili ai sindacati ma potrebbe essere in grado di usare la sua influenza per convincere le aziende ad assumere una posizione neutrale. L’istituzione della task-force arriva in un momento difficile per il mondo del lavoro organizzato: sebbene secondo un sondaggio Gallup circa due terzi degli americani approvino i sindacati, solo il 6% circa risulta iscritto.
