Solidarietà al collega Nicola Morra!

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Nei giorni scorsi avrete sentito parlare della “Questione Morra” in merito alla situazione vaccini in Calabria. In Italia non siamo ancora abituati a vedere un parlamentare svolgere il suo mandato fuori dai palazzi, quello che è successo a Morra è esemplare: quando si prova a portare avanti una attività con efficacia, con azioni concrete, la questione inizia a dare fastidio a molti. ❌
Ripercorriamo insieme quello che è successo.
Sabato scorso il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra si è recato negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza per tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini cosentini ed ottenere informazioni in merito alle modalità di prenotazione per il vaccino per ultra ottantenni.
Morra si sarebbe lamentato della gestione e dell’impossibilità di prenotare un vaccino. In sostanza avrebbe protestato per l’inefficienza della campagna vaccinale anti Covid e avrebbe contattato anche il viceministro Pierpaolo Sileri, il commissario calabrese alla sanità Guido Longo e il commissario dell’Azienda Sanitaria in questione Vincenzo La Regina.
Insomma, Morra non ha fatto nulla che va contro il suo mandato parlamentare, anzi ha voluto investigare in prima persona sulla malasanità del nostro Paese. La Asp di Cosenza è al centro di un’inchiesta che va dalla falsificazione di bilanci all’abuso d’ufficio, fino all’assegnazione illegittima di incarichi di responsabilità pubblica ed un buco di bilancio che si aggirerebbe intorno al miliardo.
In questa situazione trovo assurdo che dal Movimento 5 Stelle non sia arrivata una parola di solidarietà al presidente della commissione Antimafia per il suo lavoro al servizio dei cittadini più deboli che non hanno santi in paradiso e che attendono ormai da mesi di poter accedere ai vaccini.