SOSPENDERE I BREVETTI SUI VACCINI UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’

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Credo esista una battaglia di civiltà che la sinistra deve intestarsi, subito. Ed è la sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid.
Ce lo siamo già detto, ma merita ripeterlo: oltre cento paesi nel mondo non hanno ancora avuto a disposizione una sola dose di vaccino. Altri, in Africa, hanno sinora ricevuto una cinquantina di fiale in tutto.
Questo mentre nazioni “ricche” hanno acquistato una quantità di dosi più che tripla rispetto al piano di vaccinazione dell’intera popolazione.
Come spiegato da moltissimi esperti (compreso Gino Strada) il mantenimento dei brevetti a fronte di una pandemia globale impedisce alle case farmaceutiche di aumentare la produzione e favorisce l’accaparramento da parte dei paesi più potenti (in termini di ricchezza).
Esistono molte aziende che dispongono del know-how per produrre i vaccini e consentire loro di farlo garantirebbe un incremento decisivo delle riserve disponibili. Tradotto, vorrebbe dire la salvezza di milioni di vite.
Ancora Strada rievoca la vicenda dell’Hiv. Prima che si liberalizzassero i brevetti sui farmaci retrovirali la produzione era limitata e i costi elevatissimi. Anche allora il ritardo si tradusse in vite umane.
Oggi la prova è prendere atto che questa battaglia si vince solo rompendo rendite di interessi e poteri incompatibili con un principio di umanità.
Oltre cento paesi, tra questi India e Sud Africa, hanno fatto appello all’Organizzazione mondiale del commercio per una sospensione della proprietà intellettuale dei vaccini (a oggi regolata dall’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale, TRIPs).
Con una sospensione si consentirebbe a industrie di paesi diversi di produrre i vaccini, si salverebbero vite e si avvicinerebbe il traguardo di una ripresa dell’economia.
Penso che il Pd e l’intero campo della sinistra con le sue diverse voci debba intestarsi questa scelta e lo si debba fare con tutti gli strumenti disponibili sul piano politico e con una campagna tesa a trasformare il tema in un vero, grande, moto di coscienza collettivo.
Buona giornata e un abbraccio