SOSTEGNO PSICOLOGICO PER OPERATORI SANITARI E PAZIENTI COVID19

0
67

E’ fondamentale ed urgente che il DIRMEI si doti di una specifica funzione legata alle problematiche psicologiche connesse all’emergenza coronavirus, come era avvenuto nella 1a ondata con il coinvolgimento dell’Ordine degli psicologi nell’unità di crisi; esperienza che si è però interrotta a giugno.
Durante la scorsa seduta della Commissione d’indagine #covid19, abbiamo infatti ricevuto l’Ordine degli psicologi del Piemonte per ascoltare gli esiti della loro ricerca sui bisogni psicologici del personale sanitario e tecnico-amministrativo piemontese nell’emergenza Covid-19.
L’onda della pandemia, dopo un 2020 decisamente impegnativo, sarà lunga e si abbatterà su un contesto già molto affaticato. Al carico di lavoro aumentato, bisogna aggiungere che anche il carico “relazionale” è aumentato, ora che i familiari non possono visitare i malati anche di lunga degenza.
Questa deve quindi essere l’occasione per impostare spazi di supervisione, assistenza e supporto psicologico, disponibili anche oltre le fasi dell’emergenza, innanzitutto per il personale che opera in contesti socio-sanitari.
Tra l’elaborazione del bisogno e la domanda d’aiuto, c’è infatti un passaggio che è spesso complesso: i momenti di assistenza individuale e di gruppo dovrebbero essere riconosciuti nell’orario di lavoro, perché hanno una ripercussione diretta sul benessere del lavoratore e sul suo lavoro.
C’è inoltre, ancora da esplorare, la complessa situazione dei postumi psicologici dei #pazienti Covid19: l’Ordine sta compiendo ora una ricerca sul punto, rispetto al quale il servizio sanitario dovrà farsi carico di offrire una risposta a una fascia di cittadinanza già estremamente provata dalla malattia o dall’isolamento prolungato.
Daniele Valle
Domenico Rossi