Ruggero Razza: «Spalmiamo un po’ i morti»

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Alessandro Di Battista

Queste sono le parole che avrebbe detto Ruggero Razza, assessore alla sanità in Regione siciliana a Maria Letizia Di Liberti, direttore del Dasoe (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico).

L’assessore Razza, pupillo di Musumeci, pare si sia dimesso.

La Di Liberti è stata appena arrestata per false comunicazioni all’Istituto di sanità riguardo all’andamento del covid.
Secondo gli inquirenti i due si sono messi d’accordo per spalmare un po’ il numero dei morti da coronavirus.

«Ah, ok allora oggi gliene do 1 e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok» ha detto la Di Liberti a Razza. E ancora.

«Ho parlato con Ruggero. Gli ho mandato i dati. E Ruggero dice che sono troppi, c’è il problema della domenica e di non darli tutti!», questo, invece, il contenuto di un’intercettazione sempre tra la Di Liberti ed il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa. Mi viene da vomitare. Morti un tanto al chilo.

Al di là dell’inchiesta quel che emerge, ancora una volta, è la secolare attitudine di molti italiani alla più oscena furbizia. Come se essere furbi fosse meglio che essere onesti. Per non cadere in zona rossa, a quanto pare, quelli pagati per garantire la sicurezza dei cittadini, davano comunicazioni false all’Iss.

Si parla di transizione ecologica, di innovazione tecnologica e transizione digitale e di sanità da rinforzare. Tutto giusto.

Ma nel nostro Paese, il Paese della Trattativa-Stato mafia, delle infiltrazioni camorristiche negli ospedali, degli immigrati sui quali lucrare, nessuna battaglia politica potrà mai realizzarsi se non accompagnata da una guerra spietata all’illegalità, all’immoralità e alla mancanza di etica politica.

E con Forza Italia in maggioranza, partito notoriamente frequentato da innumerevoli soggetti moralmente deprecabili, difficilmente tale guerra sarà condotta. Forza Italia, chiaramente, è al governo anche in Sicilia.