SULLA CRISI DI GOVERNO

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Questa crisi politica, che ha avuto tempistiche e ragioni ben distanti dai bisogni delle persone, è stata aperta unilateralmente e credo faccia parte di un disegno che il senatore Renzi ha più volte esplicitato: prosciugare elettoralmente il PD.
Oltre a questo penso ci sia la volontà di impedire che si stabilizzi il bipolarismo centrosinistra-centrodestra indebolendo, se non facendo proprio saltare, l’alleanza di governo che si è andata replicando anche in alcuni territori dove ce ne sono state le condizioni. A queste motivazioni si aggiunge l’obiettivo di indebolire la figura di Conte per provare a tornare in qualche modo determinante nello scenario politico e nel centrosinistra.
Il Paese, invece, ha bisogno di stabilità, di guida e di visione e credo che questo non si possa garantire insieme a chi si è dimostrato inaffidabile causando irresponsabilmente una crisi di Governo al buio in un momento tanto delicato.
Ecco perché penso che quanto espresso chiaramente dal Segretario Nicola Zingaretti
e dal Vicesegretario Andrea Orlando
sia giusto: non si sta parlando di reagire o meno all’atto grave di Renzi, si sta parlando di cosa serve al Paese, che sta affrontando una pandemia e la definizione del Recovery Plan.
È questo che chiedono le persone, le lavoratrici e i lavoratori, le imprese, costernati di fronte a quanto sta accadendo. No a stalli infiniti, ripensamenti e giochetti.
Questo Governo ha gestito e sta gestendo con rigore una crisi mondiale senza precedenti. Certamente non tutto è stato perfetto, si può e si deve sempre migliorare, ma si sono ottenuti risultati importantissimi, a partire da un riconquistato protagonismo in Europa, che ci ha portato oltre 200 miliardi di euro.
Le elezioni sono l’ultima cosa di cui avremmo bisogno adesso, ma non faremmo certo il bene del Paese accettando qualunque cosa: no ad un Governo con la destra sovranista e nazionalista.
Se un Governo guidato da Conte non trovasse i numeri in Parlamento per garantire stabilità alla propria azione, cosa che non mi auguro assolutamente, le elezioni saranno inevitabili, e la responsabilità di tutto questo chiarissima.
Mi auguro che l’appello lanciato dal nostro Segretario a democratici, liberali e europeisti consenta a questa esperienza di governo, negli ultimi giorni utili, di proseguire. Per il bene dell’Italia, che è più importante dell’ego e degli interessi dei singoli.

Alessandra Nardini