Superlega e pezzi di storia: c’è chi dice no

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On Air l’episodio n. 22 de “Il Calcio non è un Giuoco”, il podcast di Massimo Caputi e Adriano Bacconi

FERMARE LUKAKU SI PUÒ
L’Inter di Conte sopravvive al Napoli di Gattuso, strappando un pareggio al San Paolo nonostante gli azzurri siano riusciti a limitare Romelu Lukaku, tagliandogli i riferimenti e sporcandogli le giocate. La chiave è stata la marcatura pressante di Koulibaly sul belga, abbinata ad un raddoppio costante da parte dei mediali sul primo controllo del gigante nerazzurro.

ANGOLI PERICOLOSI
Dai calci d’angolo nascono occasioni pericolose. Sapendo che il Napoli marca a uomo, Conte ha riempito l’area di rigore con 4,5 giocatori, creando molte difficoltà per le uscite di Meret e di conseguenza molti pericoli.
Nel gruppone che insegue i neroazzurri, lanciati in solitaria verso lo scudetto, spicca la vittoria dell’Atalanta sulla Juventus di Pirlo, pericolosa anch’essa sui corner e che compatta ulteriormente le pretendenti per un posto nella prossima Champions League.

IL TERREMOTO SUPERLEGA
La Champions è il principale tema del dibattere odierno tra Bacconi e Caputi, a causa delle notizie recentemente trapelate sulla chiacchieratissima Superlega, e il progetto di farne il fulcro del calcio europeo del futuro. Tra le riflessioni più interessanti: le differenze tra il modello americano e quello del Vecchio Continente, che renderebbe impraticabili alcune soluzioni a lungo termine, e la perdita di valore complessivo del prodotto calcio nei confini nazionali. Cosa accadrà? Massimo e Adriano provano a decifrarlo per noi.