Truffe per oltre 500.000 euro, organizzazione criminale smantellata ad Ancona

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Nel corso della mattinata di giovedì 20 giugno, i Carabinieri di Ancona hanno applicato un’ordinanza relativa alla custodia cautelare in carcere a carico di due donne romene, entrambe accusate di aver partecipato a un’associazione a delinquere dedita alla vendita truffaldina di automobili usate.

A partire dal gennaio 2017 fino all’aprile 2019, infatti, almeno cinque individui (tra cui le suddette arrestate) avrebbero dato vita a una fiorente attività illecita nel capoluogo dorico, attività che avrebbe fruttato loro all’incirca 500.000 euro. I malviventi in questione sarebbero infatti stati coinvolti in oltre 130 compravendite di vetture, alle quali erano soliti alterare il contachilometri anche di 200.000 chilometri in modo tale da rendere maggiormente appetibili tali mezzi.

Grazie alla complicità del titolare di un’officina, essi avrebbero inoltre falsificato le revisioni relative ai veicoli, i quali, dato il prezzo apparentemente favorevole con cui erano messi in vendita, attiravano compratori da ogni parte d’Italia: oltre che nelle Marche, infatti, le forze dell’ordine hanno riscontrato episodi anche in Abruzzo, Emilia Romagna, Umbria, Molise, Lazio, Toscana, Puglia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Liguria.

Le due donne finite in carcere dovranno ora rispondere dell’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in commercio, mentre altri tre appartenenti alla loro organizzazione sono tuttora ricercati in quanto irreperibili. Nell’indagine, denominata “Chilometri zero“, sarebbero coinvolte anche un paio di agenzie di pratiche auto situate ad Ancona