TUTELA DEGLI AGRICOLTORI UN MIRABILE ESEMPIO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA

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DALLA TUTELA DEGLI AGRICOLTORI UN MIRABILE ESEMPIO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA DAL PROF. GHISOLFI

IVANO TONOLI, PRESIDENTE CONFEDES: “IL SOSTEGNO ALLA REDDITIVITA’ DEI PICCOLI PRODUTTORI RURALI SARA’ AL CENTRO DI UN CAPITOLO SPECIFICO DELLA SECONDA EDIZIONE DEL NOSTRO LIBRO SUI CATTOLICI UNITI, DELLA CUI PREFAZIONE LO STESSO BANCHIERE E SAGGISTA CI HA ONORATI”

LA PROMOZIONE VALORIALE DEL LAVORO IN AGRICOLTURA E’ UN ELEMENTO ASSOLUTAMENTE CENTRALE DELLA DOTTRINA SOCIALE CATTOLICA, DELLA QUALE QUEST’ANNO RICORRONO I 130 ANNI, RIBADITO E RAFFORZATO DALLE ENCICLICHE DI PAPA FRANCESCO

La Confederazione datoriale e sindacale CONFEDES esprime la propria piena e totale adesione al messaggio più recentemente formulato dal Banchiere e Saggista economico Prof. Beppe Ghisolfi che attraverso un proprio mirabile video-editoriale ha inteso evidenziare primariamente lo scandalo della bassissima, se non nulla redditività del lavoro dei piccoli produttori rurali, vittime dei meccanismi distorti di una filiera fiscale, tariffaria e negoziale in cui, a fronte di 100 euro pagati dal consumatore finale per l’acquisto del prodotto agricolo o agroalimentare trasformato, appena 6 restano a chi si è effettivamente impegnato nei campi all’inizio del processo lavorativo.

Concordiamo pienamente con quanto racchiuso in tale prestigioso intervento al quale dedicheremo un capitolo specifico all’interno della seconda ristampa del nostro Libro programma dal titolo “CATTOLICI UNITI, DA 130 ANNI PER BENEDIRE UN’ITALIA NUOVA” (di Tonoli, Brambilla, Zorgniotti): in tale paragrafo, partendo proprio dall’assunto di premessa dell’editoriale in oggetto che ottimamente si armonizza e converge con il magistrale pensiero di Sua Santità Papa Francesco Autore delle Encicliche socio-ambientali “Laudato Sì” del 2015 e “Fratelli Tutti” del 2020, saranno indicati in maniera chirurgica gli interventi che, a partire dal 2023, saranno attuati per riportare l’asticella della redditività e del valore aggiunto a propendere di nuovo dalla parte dei contadini e dei lavoratori agricoli autonomi e dipendenti.

Grazie al Santo Padre Bergoglio, la Questione agroambientale è tornata a pieno titolo a essere questione Sociale dirompente e dirimente, e ciò in ragione dei riflessi sempre più obiettivi e constatabili che si determinano sul piano degli squilibri climatici, idrogeologici e sanitari esplicitati dalla tragica pandemia in atto non a caso originata e partita da un Paese, la Cina, a capo di una rete di Stati dove i più elementari diritti umani nei campi vengono violati e oltraggiati in maniera sistemica e sistematica.

Come ribadito dal Prof. Ghisolfi nel proprio video-intervento, è tempo che i nostri “politocrati” smettano di occuparsi di vaccini e demandino appieno la politica sanitaria – come auspicato da Papa Francesco – agli operatori medici e paramedici quotidianamente impegnati a contatto con le persone malate, più fragili e maggiormente a rischio, esposte al contagio a causa proprio dei tagli che negli anni scorsi la politica politicante e populista ha inferto ai servizi territoriali e di base, violando il principio di Sussidiarietà; aderiamo e ci associamo all’invito affinché i partiti, in questi ultimi due anni residui di sopravvivenza parlamentare, si impegnino a correggere le distorsioni presenti nella filiera di formazione del valore aggiunto in agricoltura, con provvedimenti di lotta seria al caporalato, allo strapotere delle grandi centrali distributive e alle agromafie che sottraggono molte decine di miliardi all’anno ai nostri agricoltori con l’offerta di prodotti clonati e contraffatti.