UE, Castaldo (M5S): “Esito vertice con Turchia in chiaroscuro”

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“L’esito del vertice di Ankara fra Erdogan, Ursula Von der Leyen e Charles Michel appare in chiaroscuro. Se da un lato, infatti, è comprensibile cercare la strada del dialogo con un partner della caratura commerciale, economica, politica e militare come la Turchia, dall’altro lato è evidente che l’Ue non può permettersi di non mettere al centro di questo dialogo anche il rispetto dei diritti umani. In passato non c’è stato abbastanza coraggio nel sollevare con la veemenza necessaria alcune questioni incomprensibili come il ritiro dalla Convenzione di Istanbul o come le minacce di uscire dalla convenzione di Montreux che regola il traffico anche negli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, stigmatizzata anche da ex ammiragli della marina turca, arrestati in conseguenza della loro lettera di protesta. Dunque, assistiamo a una Turchia che, purtroppo, continua sulla stessa falsariga di quanto fatto in questi anni sul rispetto dello stato di diritto, la repressione interna e l’aggressività nelle relazioni estere, mentre l’Ue ha difficoltà a identificare una linea chiara e farsi portavoce in modo cristallino del mancato rispetto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Ecco perché insieme a circa 70 europarlamentari ho firmato una lettera che chiede una posizione più ferma dell’Unione europea. Pur comprendendo le ragioni della realpolitik e il tentativo di un dialogo credo che finché ci dimostreremo così esitanti e poco chiari sui nostri punti fondamentali, avremo sempre una Turchia capace di sfruttare le nostre debolezze e le nostre divisioni e che si ergerà sempre come soggetto aggressivo alla frontiera più come un partner con cui vincere le sfide globali”, così in una nota Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo.