WARIS DIRIE – FIORE DEL DESERTO

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Lei è Waris Dirie, la donna che nel 1997 ha denunciato al mondo la piaga delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).

Nata in Somalia nel 1965, ha solo 5 anni quando rischia di morire a causa dell’infibulazione: clitoride e labbra vaginali le vengono recise con una lametta perché ritenute “impure” e poi viene ricucita così da essere conservata vergine fino alle nozze.

Quel giorno cambia la sua vita per sempre. Presto si rende conto che quella non poteva essere volontà di Allah, ma solo degli uomini.

A 13 anni suo padre decide di darla in sposa a un uomo di sessant’anni. Ma lei nella notte fugge dalla tenda e attraversa a piedi il deserto fino ad arrivare a Mogadiscio. Con l’aiuto della nonna prende un volo per Londra e inizia a lavorare come domestica (non pagata) all’ambasciata somala.

Dopo alcuni anni, con lo scoppio del conflitto somalo, si ritrova in mezzo a una strada. Poi lavora da McDonald’s e casualmente viene notata da un prestigioso fotografo, che la lancia nel mondo della moda.

Diventa una modella di grande successo. Ma è profondamente infelice, lontana dalla sua famiglia e dalla sua terra.

Un giorno decide di attivarsi per contrastare le MGF:  nel 1997 rilascia un’intervista che fa molto scalpore, poi diventa ambasciatrice delle Nazioni Unite e crea una Fondazione.
Il suo nome, Waris, significa “fiore del deserto”. E questo è il titolo del suo primo libro autobiografico, che ha venduto 11 milioni di copie, e del film sulla sua storia, che ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

“Dobbiamo cercare di cambiare che cosa vuol dire essere donna”

dice nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro dell’ONU.

Da allora diversi Paesi e organismi internazionali si sono attivati per contrastare le MGF, subite da 200 milioni di donne e bambine in tutto il mondo.

Da alcuni anni in Italia una legge specifica (L 7/2006) vieta le MGF, finora subite da quasi 90 mila donne, di cui oltre 7 mila minorenni. Ma tante bambine sono a rischio.

Molto lavoro resta da fare perché, come dice Waris Dirie:

“Se le mutilazioni genitali fossero un problema che colpisce gli uomini, la questione sarebbe stata risolta da un pezzo”.

Ciascuna/o di noi può fare la sua parte.
Grazie infinite Waris Dirie!

Ilaria Moroni