Assessore Caner, “Acqua che unisce e promuove il Veneto, navigando tra storia, natura e arte. 225mila euro per la promozione e 500mila per le infrastrutture”
“La prima giornata regionale del turismo fluviale rappresenta un’importante occasione di valorizzazione di un settore che sta crescendo costantemente con un potenziale significativo per lo sviluppo sostenibile. Un comparto che coinvolge numerosi operatori, dalle compagnie di navigazione ai gestori di strutture ricettive, fino alle attività enogastronomiche e culturali che animano i territori lungo i corsi d’acqua.
Con una rete di quasi 500 km di vie navigabili – considerando sia la rete navigabile principale che le vie d’acqua minori -, che attraversano città d’arte, borghi storici e parchi naturali, offriamo un’esperienza unica a stretto contatto con la natura e la storia.
Il 13 aprile, la giornata fissata per celebrare ‘l’acqua che unisce e promuove l’entroterra’, avremo 16 attività che interessano 10 assi fluviali sulle sette province del Veneto, per portare il pubblico alla scoperta di canali navigabili, fiumi avventurosi e lagune incontaminate”.
Con queste parole l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha annunciato assieme alla Consigliera Laura Cestari, al presidente UNPLI Veneto, Rino Furlan, al presidente della Provincia di Rovigo, Enrico Ferrarese, al presidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, Rudy Toninato e al presidente di Unione Navigazione Interna Italiana (UNII), Alberto Lisatti, il programma della prima giornata regionale istituita nel 2024 con la legge n. 5 “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione del turismo fluviale ed il sostegno delle comunità rivierasche”.
“I flussi turistici lungo i principali fiumi della regione come il Brenta, il Sile, l’Adige, e il Po, registrano un trend positivo, con un crescente interesse per forme di turismo lento e sostenibile, come le crociere fluviali, il cicloturismo sugli argini e le escursioni in houseboat, il canyoning e il rafting – ha specificato l’Assessore -. Seguendo questo trend, la legge regionale intende non solo coinvolgere diverse realtà, ma anche dimostrare che è possibile integrare il turismo, la cultura e la tutela ambientale”.
“Oltre ai 225mila euro stanziati complessivamente per la promozione del turismo fluviale, a fine 2024 abbiamo finanziato un ambizioso programma di interventi infrastrutturali, in collaborazione con la società regionale Infrastrutture Venete Srl, per un importo di 250mila euro, a cui se ne aggiungono altrettanti per il 2025 – ha concluso l’Assessore -.
Siamo partiti dal Polesine con la manutenzione del Pontile Molino Pizzon (Fratta Polesine), la sostituzione del tavolato di calpestio e il miglioramento dell’accesso stradale al Pontile Santa Maria in Punta (Ariano nel Polesine) e la riqualificazione del Pontile turistico di Pila (Porto Tolle) dotato ora di dispositivi di sicurezza moderni.
Questi interventi sono l’esempio concreto di progettualità messe a terra grazie alla sinergia tra istituzioni, associazioni e territorio”.



