Colonna del Rinascimento fiorentino, primo #architetto e progettista di concezione moderna — capace di coniugare processi operativi e tecnici con una progettualità che seguiva regole di prospettiva e proporzionalità geometrica — Filippo Brunelleschi è artefice di un #nuovo sistema costruttivo dal quale sono nate opere straordinarie e di grande ispirazione
Sua, tra le altre, l’ideazione di una misura di base, detta #modulo, corrispondente a numeri interi espressi in braccia fiorentine.
Nato a Firenze nel 1377, Brunelleschi iniziò come orafo e scultore e la realizzazione della #cupola del Duomo fiorentino (Cattedrale di Santa Maria del Fiore) occupò quasi tutta la sua carriera.
La costruzione era iniziata nel 1296, ma si era interrotta all’altezza del tamburo ottagonale, ovvero la base dell’attuale cupola, a causa di problemi tecnici ed economici.
Dopo l’indizione del #concorso bandito nel 1418 dall’Opera del Duomo, allo scopo di raccogliere idee e proposte per risolvere l’annosa questione, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti (che in seguito fu rimosso dall’incarico) furono nominati capomastri.
Nel 1420 iniziò la costruzione della cupola, che seguiva un vero e proprio programma per punti (detto il “#dispositivo“), con istruzioni e misure, in modo da garantire un risultato finale funzionale e armonioso.
Il piano di costruzione delineava il progetto architettonico nel suo insieme e fu redatto dallo stesso Brunelleschi,
Fu possibile così realizzare uno tra i più grandi #capolavori ingegneristici di tutti i tempi, usando tecniche innovative in modo che la cupola fosse in grado di sorreggersi da sola, grazie a un’edificazione a forma ottagonale e non piana, senza il metodo classico delle cèntine (basi d’appoggio).
Una cupola, quindi, che pare sfidare le leggi della fisica e che quindi “non dovrebbe esistere”.
Varie le #teorie che hanno provato a svelarne la tecnica, dal sistema a doppia cupola, dove quella interna è portante anche della prima, alla rivoluzionaria disposizione dei mattoni a spinapesce.
Fu completata nel 1434 e ad oggi è ancora la più #grande cupola in muratura mai costruita.
Per sottolineare la straordinarietà dell’impresa, Leon Battista Alberti scriverà: «Chi mai sì duro o sì invido non lodasse Pippo architetto vedendo qui struttura sì grande, erta sopra e’ cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e’ popoli toscani, fatta sanza alcuno aiuto di travamenti o di copia di legname, quale artificio certo, se io ben iudico, come a questi tempi era incredibile potersi, così forse appresso gli antichi fu non saputo né conosciuto?».
Brunelleschi morì a Firenze nella notte tra il 15 e il 16 aprile del 1446.
Suo erede — di una casa e di 3.430 fiorini — il figlio adottivo Buggiano.



