Firenze veniva travolta da un’alluvione che ha lasciato un segno profondo nella storia della città e nella memoria collettiva
Oggi non posso non pensare a quella ferita, proprio nella città che ho scelto di chiamare casa. Firenze non è la città dove sono nata, ma è quella che mi ha accolto, dove ho deciso di vivere, lavorare, impegnarmi.
E che ogni giorno mi insegna cosa significhi comunità, solidarietà, bellezza e resistenza.
Il ricordo di quell’alluvione non è solo dolore: è anche l’esempio di una rinascita coraggiosa, dell’amore di chi si è rimboccato le maniche per salvare opere, strade, vite. Un’eredità di responsabilità e memoria che sento anche mia.


