PIR di Gianfranco Torriero (Vice Direttore Generale dell’ABI)

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Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

PIR è la sigla con cui si abbreviano i Piani Individuali di Risparmio. Essi sono dei prodotti, nati di recente, che consentono agli investitori di far arrivare risorse a lungo termine alle piccole e medie imprese, beneficiando di un vantaggio fiscale. Si tratta, in particolare, di una incentivazione fiscale del risparmio a lungo termine, introdotta in Italia nel 2016 allo scopo di offrire maggiori opportunità di investimento alle famiglie, aumentare le opportunità delle imprese di ottenere risorse finanziarie per gli investimenti di lungo termine e favorire lo sviluppo dei mercati finanziari italiani. I Piani Individuali di Risparmio si sostanziano, infatti, in apposite agevolazioni fiscali (esenzione dalle imposte sui proventi) per le persone fisiche residenti in Italia che svolgono investimenti in strumenti finanziari, nel rispetto di determinate condizioni.

Queste condizioni riguardano la durata (gli strumenti finanziari in cui è investito il piano devono essere detenuti per almeno cinque anni), l’ammontare massimo investibile (possono essere destinati somme o valori per un importo non superiore, in ciascun anno solare, a 30.000 euro ed entro un limite complessivo non superiore a 150.000 euro) e la composizione degli investimenti (in ciascun anno solare, per almeno i due terzi dell’anno stesso, il piano di risparmio deve essere investito per almeno il 70 per cento in strumenti finanziari emessi da imprese residenti in Italia o estere con stabili organizzazioni nel territorio, e almeno il 30 per cento di tale ultima quota deve essere investita in strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nel principale indice della Borsa italiana o di mercati regolamentati esteri). I PIR possono in concreto assumere la forma di fondi comuni di investimento, polizze assicurative, gestioni individuali di portafoglio o depositi a custodia e amministrazione dedicati a strumenti finanziari che rispettano gli specifici vincoli di investimento. Al momento la forma più diffusa dei PIR è quella dei fondi comuni di investimento.