Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Cos’è l’ipocrisia? Francesco fa risuonare questa domanda all’udienza generale nell’Aula Paolo VI dopo aver ricordato “un fatto piuttosto sorprendente” riportato nella Lettera ai Galati in cui “Paolo dice di avere rimproverato Cefa, cioè Pietro”, per “il suo comportamento nella partecipazione alla mensa”. “A un giudeo – ricorda Francesco – la Legge proibiva di prendere i pasti con i non ebrei”. Ad Antiochia “prima Pietro stava a mensa senza alcuna difficoltà con i cristiani venuti dal paganesimo; quando però giunsero in città alcuni cristiani circoncisi da Gerusalemme, allora non lo fece più, per non incorrere nelle loro critiche”. “Senza volerlo, Pietro, con quel modo di fare – spiega il Papa – creava di fatto un’ingiusta divisione nella comunità”.
Cosa è l’ipocrisia? Si può dire che è paura per la verità. L’ipocrita ha paura per la verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sé stessi. È come truccarsi l’anima, come truccarsi negli atteggiamenti, come truccarsi nel modo di procedere: non è la verità.
Nella Bibbia, ricorda il Papa, si trovano “diversi esempi in cui si combatte l’ipocrisia”. Una bella testimonianza “è quella del vecchio Eleazaro, al quale veniva chiesto di fingere di mangiare la carne sacrificata alle divinità pagane pur di salvare la sua vita”. Ma quell’uomo timorato di Dio rispose: “Non è affatto degno della nostra età fingere”. I Vangeli riportano inoltre “diverse situazioni in cui Gesù rimprovera fortemente coloro che appaiono giusti all’esterno, ma dentro sono pieni di falsità e d’iniquità”.


