Giorgia è stata molto chiara nell’ultimo vertice a tre: sosterremo senza riserve Berlusconi se deciderà di correre per il Quirinale.
Ma altrettanto chiaramente abbiamo detto che, se la strada fosse impraticabile, non è che ognuno poi può andare per conto proprio: il centrodestra deve muoversi unito sia nel sostenere Berlusconi, sia se si dovesse puntare su un altro candidato”.
Lo dice Ignazio La Russa, senatore e numero due di Fratelli d’Italia, oggi sul Corriere della Sera.
“Io di Berlusconi ho veramente grande stima – dice La Russa, ma certe uscite lasciano a dir poco perplessi. Quando dice che Draghi può governare anche dopo il 2023, no, non siamo proprio d’accordo.
Ma come, nemmeno dopo le elezioni i nostri elettori possono aspirare ad avere un premier di centrodestra? Non ne abbiamo a disposizione? E visto che Draghi non sarà di sinistra, ma nemmeno di destra, si sta forse pensando a un altro governo di unità nazionale?”. E su Tajani dice: “Non è possibile che continui a dire che senza FI la coalizione “non va da nessuna parte”.
A loro piacerebbe se noi, che con la Lega abbiamo il 40%, ogni giorno ripetessimo che un partito del 5% come FI senza di noi non va da nessuna parte? Quello che dobbiamo sostenere invece, come FdI dice sempre, è: “Se non siamo tutti insieme non si va da nessuna parte”?” conclude.



